Rassegna storica del Risorgimento

FARINI LUIGI CARLO ; GIORNALISMO
anno <1959>   pagina <50>
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Fernando Manzoni
Agitando così lo spettro di una crisi di regime, l'articolista amico di Cavour faceva del suo meglio per annullare ogni tentativo di un avvicinamento fra Francia ed Austria e lasciare cosi aperto al Piemonte la possibilità di riprenderti la politica impestata al congresso di Parigi. Gli ultimi articoli sono del giu­gno 1857, poche settimane avanti l'impresa di Pisacanc. In quelle settimane gli intrighi murattiani di Napoleone HI rispondevano ad una preoccupazione antiaustriaca, che era stata pure espressa negli scritti: di Farmi.
La corrispondenza di Farmi sulla Morning Post cade in un periodo marzo-maggio 1858, fra l'attentato di Orsini e il convegno di Plombières * in cui il Piemonte senza del tutto rinunciare a contare sull'appoggio inglese per risolvere la questione italiana, si andava sempre più accostando alla Francia. Mandando i suoi articoli sotto forma di lettere alla. Morning Post il giornale dell'alta società e dell'Ammiragliato, portavoce dell'ala destra del partito conservatore Farini poteva rivolgersi ad una opinione pubblica che era senza dubbio la più. evoluta d'Europa e di conseguenza in una certa misura in grado di condizionare le decisioni del proprio governo. Cavour e Farini sapevano come per premere sul governo inglese fosse necessario agire sull'opinione pubblica; è perciò presumibile che, mercè l'opera dell'introdottissimo ambasciatore sardo a Londra Emanuele d'Azeglio, Cavour stesso si fosse adoperato perchè le colonne dell'importante fo­glio conservatore ospitassero articoli di un corrispondente da Torino sulla politica piemontese e italiana. Farini peraltro in una lettera a Marco Minghetti del 1857, riconoscendo la propensione del governo inglese a restare in buoni rapporti con l'Austria, affermava tuttavia l'efficacia di parlare direttamente all'opinione pubblica di quel paese: È vero *' si esprimeva con un'immagine cruda che [il governo inglese] fa all'amore coli'Austria, ma è amor di vecchi viziati con nota sgualdrina; si conoscono a vicenda e fanno a farsela. E per noi abbiamo in Inghilterra la pubblica opinione, la quale sopraweglia le tresche, e frena le foie antiaustriache de' frolli ministri austriaci .2' Pure in questi documenti l'ispirazione cavouriana è fuori dubbio e non per nulla Farmi poteva parlare come fonte ufficiosa sulla politica e sulle intenzioni del governo di Torino.3)
L'avvenimento principale cui si riferiscono le lettere alla Morning Post è l'affare del Cagliari " e in esse troviamo più volte manifestata la più viva delu­sione per il mutato atteggiamento inglese verso il Piemonte dopo il congresso
*) Riportiamo gli articoli della Morning Post e della Continental Review in italiano, nella lingua cioè in cui furono stesi dallo stesso Farini, il quale era solito giovarsi della figlia perla traduzione in inglese. Le lettere alla Morning Post sono in tutto tredici.
2) Epistolario cit.,. voi. IV, lettera a Marco Minghetti da Torino dell'I 1 moggio 1857,
3) Indicative al riguardo sono le frasi con le quali Farini spesso introduceva il suo pensiero: Credo che il Conte di Cavour... , Mi è dato per cosa certa... , Mi assicurano che la Gazzetta Ufficiale pubblicherà... .
) Questo piroscafo, appartenente alla marina mercantile sarda, aveva condotto il Pisacane a Sapri ed era Btato confiscato dal governo napoletano. Il governo piemontese reclamò la restituzione con l'appoggio di quello britannico, che mirava ad ottenere la scarcerazione di due macchinisti del piroscafo di nazionalità inglese. Raggiunto, però questo scopo, il governo inglese desistette dal premere su Napoli a favore di Torino, od è appunto in questa fase delle trattative e dello discussioni ohe si inserisce la corrispondenza dì Farini.