Rassegna storica del Risorgimento
FARINI LUIGI CARLO ; GIORNALISMO
anno
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1959
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pagina
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51
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// problema italiano nelle corrispondenze di Luigi Carlo Farini 51
di Parigi: motivo che era già apparso nella seconda lettera di Farini a Gladstone dell'agosto 1856. *' Sono già anni osservava il medico di Russi, cogliendo la contraddizione fra la politica inglese prima e durante il congresso di Parigi rispetto a quella successiva che le iniquità sistematiche del governo napolitano commossero a sdegno la pubblica opinione della vostra nobile Nazione. Son già vari anni che lo egregio e coscienzioso Sir Gladstone rivelò al mondo, che inorridì, quel sistema che niega Dio. Avvenne poscia, ohe i Ministri della Regina Vittoria, in Parlamento, ne fecero ritratto spaventevole, ed avvenne che Lord Clarendon in un Congresso europeo dichiarasse che l'Europa civile non poteva altrimenti tollerarlo, di che seguì la rottura delle relazioni diplomatiche.
E ora si cercano pretesti per assolvere il Governo Napoletano da una pirateria flagrante? I soldati del Re Vittorio Emanuele andarono in Crimea a dividere i pericoli dell'esercito Britannico, mentre quelli del Re di Napoli stavano pronti a collegarsi, se l'occasione venisse, coi nemici della Gran Brettagna! Ed i Ministri Britannici paiono disposti ad abbandonare gli alleali fedeli per impedire che ottengano giustizia. E l'Austria che non versò una stilla del suo sangue nella guerra d'Oriente deve avere tanta influenza a Londra da potere proteggere quel governo, che Lord Clarendon nel Congresso della pace segnalava alla animadver-sazione pubblica, e quasi pareva fuor della legge? Tristissimi casi! Tristi principalmente nei rapporti della morale pubblica! . 2)
Se nelle lettere di Farini ritorna costante questa deplorazione per la condotta inglese motivo moralistico che se non poteva certamente avere presa sul governo inglese, giacche con la condiscendenza mostrata negli ultimi mesi dall'Austria verso l'Inghilterra veniva a cessare naturalmente il bisogno di tentare la nuova politica consigliata da Cavour, poteva invece essere valido per l'opinione pubblica appaiono altresì dichiarazioni, insinuazioni e deduzioni che si comprendono solo come calcolate mosse dirette a produrre un determinato effetto psicologico e politico. Non si può giudicar altrimenti la ripetuta minaccia che per l'affare del Cagliari il governo piemontese, qualora non avesse ottenuto piena soddisfazione, sarebbe stato disposto a ricorrere ad atti di guerra, come nei seguenti passe E credo cosa utile il darvi questa certa notizia, perchè l'opinione pubblica possa essere prevenuta in tempo delle conseguenze gravissime della iniqua ostinazione del Governo Napolitano. Lord Clarendon aveva detto al Congresso di Parigi che i richiami delle Potenze occidentali non dovevano essere sterili! E pur tuttavia furono vane e sterilissime parole. Il Conte di Cavour non imiterà Lord Clarendon ;s) e più scopertamente ancora: Speriamo che il vostro Parlamento se ne commuova: speriamo pur sempre nella lealtà della vostra Nazione, alla quale ci stringono tanti vincoli di simpatia e d'amicìzia. Ma checché avvenga, il dato è tratto, e Vittorio Emanuele non cadrà a fronte di Ferdinando Borbone. Io credo potere accertarvi di nuovo che il nostro Governo è risoluto ad ogni partito, nasca quel che va nascere ; *' e in termini più drammatici veniva presentata l'esasperazione del paese: So che da tutte le parti dello Stato
x) La diplomazia e la questione italiana Lettera di Luigi Carlo Farini al signor Guglielmo Gladstone (1856).
2) Morning Post, 16 aprile 1858.
3) Ibidem, 7 aprile 1858. *) Ibidem, 15 aprile.