Rassegna storica del Risorgimento

FARINI LUIGI CARLO ; GIORNALISMO
anno <1959>   pagina <56>
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56 ~ Fernando Manzoni
diatribe ad accrescere i sospetti, a fomentare le calunnie ed a seminare discordia e vergogna ; *) si prestava il malgoverno nello Stato pontificio e tutta la politica papale in Italia: l'attività dell'Inquisizione e il caso dei fanciullo israelita Mortara, battezzato di nascosto dei genitori, la proibizione alla vendita delle Bibbie e l'intransigenza dei Vescovi piemontesi.a) L'uomo che, nel 1847, sxdPAntologia Ita­liana aveva sostenuto non doversi ripetere agli Italiani vecchi luoghi comuni col mettere loro dinanzi la solita befana dell'Inquisizione o dei Gesuiti, della quale è già tanto che si mena rumore, che anche i fanciulli vi hanno preso dime­stichezza. E se io m'inganno altri mei provi, ma non credo che l'Inquisizione ed i Gesuiti sieno i guai di cui le anime italiane debbano oggi stare in appren­sione, 3' e che, nello Stato romano e nella prima lettera a Gladstone, aveva mo­strato un mirabile equilibrio nel giudicare la Chiesa ed il potere temporale in
verso Vienna, ed incominciando il Gabinetto Austrìaco ad accarezzare quel Lord Palmer--ston che prima aveva sfatato come il Demone dèlta Rivoluzione, l'Austria d'un tratto tolse i sequestri posti sui beni dei sudditi sardi. Ma (e questo notate bene) non comunicò nemmeno la notizia al Governo Sardol Ed ecco Lord Clarendon consigliare al Governo Sardo di riprendere le relazioni diplomatiche colla Corte di Vienna, e Lord Palmerston fare intendere che l'Inghilterra desiderava un riavvicinamento della Corte di Tarino con quella di Vienna. E perchè il Re di Sardegna gelosissimo di sua dignità non si piegava al poco degno consiglio, dacché l'Austria non aveva nemmeno volato dargli la soddisfa­zione di partecipargli la deliberazione presa sui sequestri, il Gabinetto inglese sdegnossi grandemente. Vi dirò cosa che pare incredibile ma è verissima: il gabinetto inglese propose alla Francia di fare una nota collettiva per ammonire la Sardegna a far pace coli*Austria. La Francia rifiutossi! Mirabil cosa invero! Dopo che noi avevamo sparso il nostro sangue per la causa trattata dall'Inghilterra e dalla Francia, Lord Palmerston voltar i suoi irosi pensieri contro di noi per farci sentire"quella potenza di influssi alla quale il Re di Napoli' resisteva impunemente!
Por tutte queste cose non alienavano gli animi dei Piemontesi dall'Inghilterra, ed il Conte di Cavour è tanto anglomano (e questa riputazione ha) che cercava ogni via per ricondurre i ministri inglesi a consigli meno infasti all'Italia. Ma fu poi manifesto che l'In­ghilterra si era unita all'Austria in quasi tutte le questioni europee, e quindi il Piemonte dovette pensare a* casi suoi. Non si può attestare del sicuro che fosse stipulato fra l'Austria e l'Inghilterra quel trattato di cui il sig. Farmi scrisse al sig. Gladstone, ma si può testi­moniare che si tennero pratiche indirizzate al fine di una strettissima intelligenza anche sulla questione italiana .
*) Ibidem, 25 agosto.
2) Farini si spingeva perfino ad interpretare in senso comunista una disposizione del delegato pontificio di Ferrara, per- far apparire agli inglesi che il governo della Chiesa metteva in pericolo anche il diritto di proprietà: Poco tempo fa ne' giorni del raccolto del grano Monsignor Gramiccia, Delegato della provincia di Ferrara, ha messo fuori un Editto nel quale comanda a tutti i proprietari dei campi di non impedire che la povera gente vada a spigolarvi, dopo la mietitura, e proibisce loro di mettere l'aratro ne' terreni, se non sieno passati alcuni giorni dopo la mietitura. Minaccia multe di 100 scadi e la pri­gione a chi disubbidisce, ed ordina ai carabinieri di tener man forte. Ed hanno provato a fare eseguire il ladro bando, se non che molti proprietari si son messi in sul gridare e minacciare, ed il bando è rimasto lì a testimonianza della pretesca anarchia. E notate che l'autorità piglia queste provvisioni comunistiche mentre nella anarchia in eoi viviamo è invalsa la consuetudine nelle plebi di campagna di correre a torme ne' campi di grano, appena tagliato, e colla scasa dello spigolare far bottino co' Bacchi e colle carni (Ibidem, 1 settembre)i
3) Antologia Italiana, anno I, tomo II, Torino, 1847, p. 163.