Rassegna storica del Risorgimento
FARINI LUIGI CARLO ; GIORNALISMO
anno
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1959
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pagina
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57
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Il problema italiano nelle .corrispondenze di Luim Carlo Farìni 57
rapporto alla questione italiana, pur accogliendo la lezione del 1848; in questa corrispondenza veniva veramente a bruciare il suo moderatismo nei confronti della Chiesa. La sua condanna del Papato è dura e senza attenuanti, il tono e il linguaggio acquistano un piglio di indubbio anticlericalismo. Irride ai nuovi dogmi quali nuovi idoli che arricchiscono il Museo cattolico , ') se la prende coi preti grassi,2 fa coincidere la politica nazionale e il sistema liberale con la politica anticlericale. 31
Ma, se niente trascurava per screditare il governo del Papa, fornendo un bollettino mensile degli assassini4) ed esortando la protestante Inghilterra ad impedire che le potenze cattoliche concorressero a puntellare il crollante edificio romano ,5' pure avvertiamo che non si tratta della ripetizione di una vecchia tesi, connessa alla speranza di provocare l'intervento inglese nella questione italiana sotto la pressione di una motivazione-religiosa. No, la politica inglese dal congresso di Parigi in avanti non aveva dimostrato invano di ridurre il problema italiano a quello della eliminazione della sovranità pontificia, rifiutandosi di prendere in considerazione il mutamento dello statu quo nelle altre provinole della penisola. E noi comprendiamo come l'impostazione di Farini non sia ora estranea a questa esperienza, e che si fondi su una concezione più vasta mirante a chiarire l'impossibilità di isolare la questione romana dalla crisi generale della penisola.
Con notevole impegno critico egli si proponeva di affrontare il problema immedesimandosi, al di là dei fini religiosi e confessionali, col punto di vista della .politica inglese. La redazione della Continental Revieto aveva scritto, a commento degli articoli di Farmi, che stando a questi la questione italiana era la sola o quasi sola grave quistione attuale. 6) Ma rispondeva Farini 7) se ricerchiamo le attinenze della questione italiana colla questione dall'equilibrio generale e della civiltà moderna, il solo fatto della presenza in Italia del Papato basta a rendere universale la questione italiana. Poiché è più di mezzo secolo che la denominazione temporale del Papa, strettamente legata colla costituzione della Chiesa cattolica, è cagione di congiure, di guerre, di rivoluzioni, di occupazioni straniere: in cinquantanni son già stati cacciati e portati via da Roma tre Papi: sono dieci anni appena che tutta Europa fu sossopra per la rivoluzione romana: la diplomazia sa che se domani gli stranieri lasciano il Papa in custodia dell'affetto dei suoi sudditi, ei cor gran rischio di veder conculcata anche la sua autorità spirituale; e ciò par poco? O io ho le traveggole, o parrai che la quistione del Papa sia alquanto più grave di quella del Montenegro e dei Principati Danubiani .
Sviluppando con maggiore ampiezza un pensiero espresso anche nella prima lettera a Lord Russell,8) egli faceva pernio sulla questione romana per un'interpretazione generale dell'equilibrio europeo. Riconosco era il discorso di Farini
*1 Commentai Review, 27 ottobre 1858.
2* Ibidem, 17 novembre.
3) IbUleniy 1 dicembre.
*) Ibidem, 18 agosto, 25 agosto, 6 ottobre, 27 ottobre, 17 novembre.
5J Ibidem, 17 novembre.
6) Ibidem, 3 novembre.
7) Ibidem.
8) La quistione italiana - Lettera aperta di Luigi Carlo Farini a Lord Russell (1858).