Rassegna storica del Risorgimento

SALVEMINI GAETANO
anno <1959>   pagina <72>
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72 Gianni Sofri
care alcuni motivi degni di interesse: tra i quali, innanzitutto, la sua reazione alla storiografia aulica e agiografica di ogni tipo e la progressiva maturazione di una più equilibrata e meglio articolata interpretazione del processo risorgi­mentale e dell'opera dei suoi protagonisti. II significato dell'opera del Salvemini non potrebbe del resto in alcun modo restringersi ai suoi scritti, tra i quali, a rigore, invano si cercherebbe il capolavoro, l'opera compiuta. Coerentemente al suo ideale di storiografia, presente nelle lotte del proprio tempo e impegnata in esse, il Salvemini intraprendeva un lavoro quando sentiva urgere in sé un prò* oleina, e gli era sufficiente chiarirlo, a se stesso e agli altri, nei suoi termini con­creti ed essenziali: gli mancava, invece, il gusto della narrazione libera e distesa, della ricostruzione di un quadro in tutti i suoi molteplici aspetti. Per questo il valore della sua opera va piuttosto cercato nella sua attività di Maestro, dai libri come dalla cattedra, nella sua capacità di attirare l'attenzione su nuovi campi di ricerche: si pensi, oltre che agli esempi già ricordati, agli studi del Rosselli sul socialismo risorgimentale e l'opera della Destra, alle ricerche dello Spcllanzon e del Pieri sul Cattaneo, a quelle del Ciasca sul nesso tra aspirazioni economiche e patriottismo nei moderati. Più che non l'appartenenza a una scuola (come clas­sificare le opere che si sono esaminate?) o l'adesione ad astratte posizioni meto­dologiche, proprio questa assidua e perspicua attenzione a cogliere il concreto problema storico nei suoi dati essenziali, e la sua esemplare probità, scientifica non meno che umanaì costituiscono forse l'elemento più vivo e duraturo dell'in* segnamento del Salvemini storico del Risorgimento.
GIANNI SOFBI