Rassegna storica del Risorgimento
BOURGIN GEORGES
anno
<
1959
>
pagina
<
82
>
82 Amici scamparsi
dlristaire, nella quale rendeva omaggio al volume di Federico Chahod. di recente uscito. Storia della politica estera italiana dal 1870 al 1896. Foco dopo, aderiva al nostro Congresso di Mantova, al quale, il 24 settembre, presentava una comunica-adone su Jullien de Paris e l'unità italiana. Se i Suoi molti impegni Gli hanno impedito di consegnare il testo completo, il Suo pensiero c'è, però, ugualmente noto attraverso il riassunto, da Luì riveduto, apparso negli Atti del Congresso. *)
La lunga fedeltà di Georges Bourgin al nostro Istituto e il Suo grande amore per gli studi sul Risorgimento furono riconosciuti dal Consiglio di Presidenza con la nomina a Socio onorario. Spettava così a Lui di aprire un elenco, die annovera alcuni tra i maggiori nomi della storiografia contemporanea. 11 diploma gli venne inviato il 9 marzo 1953, in modo che gli giungesse con i fervidi auguri dell'Istituto, in occasione delle Sue nozze d'oro. La commozione che gli dettava la risposta al nostro gesto (15 marzo) animerà tutte le lettere di quell'anno, in cui parve volersi dedicare con rinnovato ardore agli studi prediletti, tante erano le notizie che chiedeva su libri usciti o prossimi ad uscire e su studiosi a Lui particolarmente cari. Lo vede, carissimo, tocco a molte cose italiane, colla stessa passione della giovinezza passata (10 maggio 1953).
E con quella inesausta passione intervenne al XXXVI Congresso di Firenze, della cui organizzazione un grosso sciopero postale francese gli aveva fatto mancare le informazioni, che Egli chiedeva con febbrile insistenza, perchè i due temi di quella riunione, organizzata insieme con la Società toscana, della quale era il VI Convegno, lo attraevano singolarmente, come si vide negli interventi sulle relazioni Venturi e Galante Garrone, nella comunicazione A propos de la morì de Pisacane 2) e nell'ispirato discorso pronunciato nella seduta di chiusura, tenutasi a Brolio, Ricasoli scigneur de Brolio et ministre da Rayaume d'Italie, pubblicata nei Rendiconti dei Lincei.
Sebbene la Sua attività apparisse sempre instancabile, cominciava a dar segno di qualche preoccupazione perla Sua salute. Se ne ebbe una prova nella Sua scarsa partecipazione al VI Convegno storico toscano all'isola d'Elba (25 maggio 1954) e nell'assenza al XXXIII Congresso di Messina. Il gravissimo latto che si abbattè, poco dopo, sulla Sua famiglia influì molto sulle Sue condizioni. Lottava, tuttavia, e non voleva darsi per vinto. Spero che, dopo il tempo necessario alla chiusura della nostra piaga, possiamo ritornare nei Congressi dell'Istituto del Risorgimento .
Lo rivedemmo, ospite caro, al X Congresso internazionale di scienze storiche a Roma, ma per trepidare sulla Sua salute, aggravatasi improvvisamente per un disturbo cardiaco e, Panno dopo, nella Sua nuova casa di rue Campagne-Première, dove era andato ad abitare dopo aver lasciato le troppo faticose scale dell'altra. Pareva ai stesse rimettendo, o almeno ne avevamo tutti l'illusione. Questo mese ho visto una piccola resurrezione della mia salute: il cuore è certamente in progresso, se i nervi sono sempre in ribellione! il medico mi ha raccomandato di prendere qualche riposo fuori Parigi. Ma il tempo è orribile, piove e cielo grigio senza sole . Questo non gli impediva di ricordarsi degli amici lontani, ai quali pregava di riferire, come a Federieo Chabod, che Gli era parti-
*) Atti del XXXI Congresso di Storia del Risorgimento italiano (Mantova* 2125 settembre 1952), Roma, Vittoriano, 1956, pp. XXXH-XXXIV.
z) Atti del XXXII Congresso di Storia del Risorgimento italiano (Firenze, 9T-12 settembre 1953), Roma, Vittoriano, 1954, pp* 8, 17, 26, 116-121.