Rassegna storica del Risorgimento

1861-1862 ; PRUSSIA ; POLONIA ; RUSSIA
anno <1959>   pagina <156>
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156 n>'' Angelo Tamborra
al commercio dei grani, vi erano comunicazioni regolari e dirette con Co­stantinopoli ed il Basso Danubio, territori di elezione per gli intrighi rivo­luzionari polacchi sin da prima del '48 e da cui facile era l'accesso verso la Galizia e la stessa Polonia russa: da Genova i quadri di una futura insur­rezione avrebbero potuto raggiungere la Polonia nel modo più facile e relativamente inosservato.
Una battuta d'arresto, anche in questi disegni, è rappresentata dalla morte di Cavour e dalla salita al potere di Bettino Ricasoli. Il carattere dell'uomo, l'esigenza di consolidare i risultati raggiunti con lo sforzo uni­tario, la preoccupazione di rientrare nella legalità internazionale facendo accettare dalle potenze la nuova realtà del regno d'Italia, tutto finiva per rendere più difficile la vita e l'attività dei Polacchi su suolo ita­liano. Non che fossero, essi, effettivamente, meno accetti o che si sentisse meno, in Italia, la necessità di veder ricostituita la Polonia. Ma solo ci ai preoccupa, molto più che all'epoca di Cavour, di salvare le apparenze e impedire possibili interventi e levate di scudi delle Potenze, sempre fomentate e messe in guardia dall'Austria. Destava inoltre preoccupazione il collegamento con Garibaldi, l'inserimento anzi dei Polacchi nella cor­rente garibaldina: se i garibaldini avevano finito per entrare sì e no nella norma e nella legalità accolti nell'esercito regio, la presenza organiz­zata dei Polacchi, stretti intorno al gen. Mieroslawski, anch'egli come molti dei suoi . garibaldino , faceva pensare al perpetuarsi di una situazione anormale anche all'interno del giovane regno.
Per queste considerazioni generali e particolari si comprende dunque come Bettino Ricasoli, pur confermando che le simpatie di Cavour per i nobili figli della Polonia erano da lui condivise, tenne a sottolineare che intendeva osservare le stesse norme di politica prudenza del suo predecessore, mantenendo verso gli emigrati polacchi la stessa sua riserva . *)
Al Mieroslawski stesso egli fu ancora più esplicito, anzi se si vuole anche brutale, nel metterlo in guardia circa le conseguenze di possibili indiscrezioni o atti avventati: J'ai l'honneur de vous déclarer loyalement, gli scrisse più o meno nello stesso periodo monsieur le General, que je ne manquerai aucune occasion de vous prendre en fante; c'est à votre patriotisme polonais de ne pas vous y mettre; veuillez lire et relire notre maitre à tous, mon concitadin Machiavel .2)
Per queste preoccupazioni da parte degli uomini responsabili italiani, per le stesse difficoltà materiali di sostentamento, la vita della scuola, che nel novembre del 1861 contava già settanta allievi, non si presentava facile. Particolarmente attenta era poi la vigilanza del console russo a
i) Ricasoli a Nigra (che da Parigi gli aveva rimesso una ricMesta- di Mieroslawski), 31 agosto 1861 in / Documenti diplomatici italiani cibi voi. I, p. 348. 2) L, MIEROSLAWSKI, op. eit., p. 21.