Rassegna storica del Risorgimento
1861-1862 ; PRUSSIA ; POLONIA ; RUSSIA
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1959
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158
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158 Angelo Tamborra
vari colloqui fra Rattazzi, Wysocki, il principe Lubomirski; Wysocki si incontrò con il generale Klapka, con Garibaldi, con Mauro Macchi, con l'avvocato Cabclla, di Genova, amico di Rattazzi e corrispondente della polacca Espérance. In tutta questa situazione ingarbugliata, tipica di tutte le emigrazioni, Rattazzi tagliò corto dicendo: Arrivate ad un accordo, con esso venite da me ed io lo approvo . A far pendere l'ago della bilancia verso il generale Wysocki pensarono gli stessi allievi della Scuola che invia* rono un messaggio a Garibaldi, col quale comunicavano di aver eletto quale loro comandante il gen. Wysocki; Garibaldi, da parte sua, si affrettò a scrivere a Rattazzi, approvando la designazione: Sono un democratico troppo sincero, per non accogliere prontamente il risultato di una libera elezione . Dopo altre difficoltà e nuovi intrighi di Mieroslawski, la ferma decisione dei giovani di lasciare la Scuola, ove la situazione non fosse chiarita, fece tagliare corto a tutte le incertezze: Mieroslawski fece le consegne della Scuola al principe Lubomirski, questi le trasmise al gen. Wysocki e così, grazie anche alla mediazione di Garibaldi, del col. Frapolli, del gen. Klapka, di Mauro Macchi tutto fu sistemato. La Scuola trovò così la sua definitiva direzione con il gen. Wysocki quale comandante e direttore degli studi, il principe Marceli Lubomirski quale presidente onorario, incaricato di mantenere i rapporti con il governo italiano, mentre due italiani, col titolo di vice presidenti onorari, l'ing. Valerio (fratello di Lorenzo, allora prefetto di Como) e il gen. Bixio, dovevano essere i controllori, cioè offrire le migliori garanzie circa l'uso dei fondi dati dal governo. x)
Infine, sin dal marzo, a motivo di tutte queste beghe che avevano richiamato l'attenzione sulla Scuola di Genova, della quale si era parlato anche sulla stampa, Rattazzi aveva deciso di trasferirla in località più interna, in modo che essa desse nell'occhio e facesse parlare di sé il meno possibile. Come sede fu scelta Cuneo dove i cento figli della Polonia bei ragazzi di tratto signorile, forniti d'elegante divisa dall'originale berretto piatto quadrato giunsero il 26 aprile 1862, e presero stanza nei locali che il Municipio, in seguito a disposizione del ministro dell'Interno, aveva allestito nell'ex-convento di San Francesco . Le accoglienze di Cuneo furono particolarmente calorose, il giornale locale La Sentinella delle Alpi pubblicò un saluto a nome della popolazione cuneese ben lieta di ricevere sotto il suo cielo i discendenti di quel Kosciusko intorno alla cui tomba il genio della libertà veglia continuamente .2)
Le questioni interne dell'emigrazione polacca avevano appena trovato un sia pur parziale componimento e la Scuola militare polacca, estremamente disciplinata, aveva da poco ripreso il suo ritmo di lavoro regolare,
J) Per tutti questi svolgimenti vedi: Wt MICKIEWICZ, Pamietniki cit., pp. 204-220; Id., Emigracja Polska cit., pp. 17-20.
2) FRESIA, Cuneo dei tempi andati, Cuneo, 1927, p. 158.