Rassegna storica del Risorgimento
1861-1862 ; PRUSSIA ; POLONIA ; RUSSIA
anno
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1959
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161
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H riconoscimento del Regno d'Italia 161
La pubblica opinióne, pur lieta di questi successi diplomatici, a dire la verità non accolse con molto favore il modo con cui era stato ottenuto il riconoscimento da parte della Russia. Le circostanze in cui esso era avvenuto e le condizioni poste dal Gorciakov furono rese note in Italia attraverso le indiscrezioni di Armand Lévy, corrispondente da Torino dell'Opinion natwnale, giornale molto vicino al principe Gerolamo Napoleone. H Lévy aveva mantenuto un'attiva corrispondenza con Ladislao Mieldewiez, anch'egli collaboratore dell'Opinion, e aveva avuto modo dì seguire molto da presso tutte le polemiche, discussioni e trattative riguardanti la Scuola sino al trasferimento a Cuneo. A lui si deve la pubblicazione della corrispondenza intercorsa nel giugno del 1862 fra Rattazzi, WysocM e Garibaldi circa la chiusura della Scuola e, quale commento, egli ritiene che, in sé, il riconoscimento del regno d'Italia da parte della Russia e della Prussia ne saurait ètte un bien grand élément de force pour le nouveau royaume . Taluni giungono a pensare meme que la reprise des rapporta diplomatiques deviendrait plutót une entrave à l'achèvement de l'unite italienne . Nulla è poi mutato, egli sottolinea, nelle rivendicazioni italiane verso Roma e verso la Venezia, mentre gli stessi Polacchi ont qnelques motifs d'ètre fiers de l'import ance que les cours copartageantes attachent à tout groupe polonais . *)
La stampa italiana più. autorevole fu nella sua maggioranza aspra e dura nei commenti sul riconoscimento e circa la soppressione della Scuola polacca di Cuneo. Si usarono parole forti, si parlò di abbandono di principi , in tutti fu cocente il rammarico per il provvedimento a carico dell'emigrazione polacca. Questo nostro paese, che in pochi anni ha fatto un così fortunato e glorioso cammino scrisse il Diritto il 5 luglio 1862 può ben sopportare per qualche tempo ancora la vergogna di un ministero che per rimuovere un ostacolo, una difficoltà diplomatica calpesta i sacri doveri dell'ospitalità e conculca negli esuli polacchi quei sentimenti che sono patrimonio e vanto della nazione italiana . Più. duro ed esplicito ancora il commento del Pungolo (5 luglio): Lo scioglimento della Scuola polacca di Cuneo è un fatto grave perchè implica da parte del nostro Governo una completa abiura di due grandi principi a cui l'Italia deve la propria esistenzail principio della nazione e quello della rivoluzione... perchè questa smania di riconoscimenti ad ogni costo? L'Italia, infatti, non è completa e dunque i riconoscimenti ci possono giovare a mantenerci nello stato presente, i principi ci sono necessari per completarci. Non lo dimentichiamo .
La stessa Perseveranza, organo dei moderati lombardi, ma dove erano uomini come Pacifico Val usai e Marc'Antonio Canini, che erano giunti ad essa dall'ambiente mazziniano e garibaldino, il 5 luglio non mancò di
l) L'Opinion nationale, 1 luglio 1862.