Rassegna storica del Risorgimento
1861-1862 ; PRUSSIA ; POLONIA ; RUSSIA
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1959
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162
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162 Angelo Tamborra
far carico al Rattazzi di essersi dimenticato che il Piemonte s'è trasferito in un grande Stato e che, come tale, non è tenuto a quelle piccole transazioni a cui devono piegarsi le Potenze di second'ordine ...: l'Italia perderebbe una grande forza morale e il giorno in cui si fosse persuasi che (essa) abbandona la causa delle nazionalità . Solo la ministeriale Gazzetta di Tonno del 7 luglio prende posizione per giustificare il provvedimento e ammonisce: ... insistiamo pure sui principi: ma volere o no, è pur forza piegare nella loro applicazione , perchè l'Italia, in vista di complicazioni europee, deve presentarsi alle Potenze con le carte in regola . Voce dunque del realismo politico, contro il continuo richiamo ai principi mentre anche La Nazione, pur essa moderata e vicina agli ambienti governativi, non mancava di sottolineare che Rattazzi sciogliendo il collegio polacco avrebbe fatto più di quanto gli era stato domandato... .
Tutte queste critiche che adesso ci possono sembrare eccessive hanno tuttavia una loro giustificazione. Gol sacrificare i Polacchi e la loro scuola militare sull'altare della ragion di Stato e dell'interesse nazionale, era un pezzo di Risorgimento , di idealità risorgimentali a lungo coltivate, che se ne andava. Gli animi ne soffrivano e sentivano, cocente, il rimorso, dopo che per anni, dal '48'49, il collegamento con i movimenti nazionali sotterranei, con l'Europa delle rivoluzioni dove si muovevano Polacchi e Magiari, Croati e Romeni ecc. aveva rappresentato l'altro aspetto, non meno vivo e vero, dell'azione politica del regno subalpino. Ma ora sono le nuove responsabilità del regno d'Italia che incombono e fanno sentire prepotenti la loro presenza.
Un anno più tardi, il principe M. Lubomirski, che aveva fatto a Vittorio Emanuele rimostranze appassionate per l'abbandono in cui era stata lasciata la causa polacca, si sentirà dire dal Sovrano, con bonomia rassegnata, non senza una vena di cinismo da Realpolitik : Le roi d'Italie, mon cher prince, ne peut entendre ces sortes de choses que lorsqu'eUes passent par la bouche autorisée du représentant accrédito... d'une puis-sance reconnue! . K).
L'epoca del Risorgimento mostrava, anche per tutti questi fatti, di avviarsi ormai verso il tramonto.2)
ANGELO TAMBORRA.
l) JOZEF LUBOMIBSKI, VItalie et la Pologne 1860-64, Parigi, 1892, p. 708.
ffl) Sul -riconoscimento del Regno d'Italia vedi ora, per quanto riguarda gli Stati Uniti, S. E. HDMI'HKEYS, United States recognitUm ofthe Kingdom ofltolyy in The Historian, voi. XXI (1959). pp. 296-312.