Rassegna storica del Risorgimento
FRANCESCO IV DUCA DI MODENA E REGGIO ; MENOTTI CIRO
anno
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1918
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621
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Ciro Menotti e 41 Duca di Modena 621
TOÌU les riMles, a quoi ces Uefìtos ayant répotidu par cles coups de fu sii, * 8011 Allesse Koyale fit tirale canon contee Ja maison, dctitte mura mena-ctent dà do crouler,a lorsque lesGonjurés s'écrìent: Misericordia e ma *
M Duca, che mostrò molta intrepidezza, divenne bersaglio ai coli! de1 congiurati, e Ti n. eM vide e riconobbe da fra i tiratori, un de* quali rtoetò tre volte U saorilego attentato, appoggiando l'arnia di doppia canna alla cancellata della ringhiera, e stendendosi a terra por meglio arrivare nel segno. Costui*T'ótoe ei-a stato nrilitare e famoso bersagliere, disse poi. quando fu libero, a molti .de'suoi compagni: Io non so chi proteggeste la vita rie! Duca! fcchc non fallava mai // mio tiro a dagento passi, ora che lo avevo s) dappresso, e lo pigliava in mira < a mio agio., non ho potuto colpirlo mail Cr. G-AirvAaì, Òp, eSfct !,.
Santoro del Discorso storico ùdòrìi* alla :' Ofr-o Wùiióffi fppj fé8] scrive : 31 tiranno... si serve di grossa arliglioria pei? intimar loro la resa.... ite ] quanta e più. colpi sono diretti centro ili fabbricato, il quale {rema e minaccia di cadere . Isella JSisposla dei redattóri {Iella W>ce della Verità fpp. 06, 100 e 1011 la grossa artiglieria P diventa un solo cannono di pìccolo calibro . 11 Duca (proseguo la risposta) ordinò espressamente che il cannone si dirigesse solo contro il piano occupato dai ribelli, guardando bene ohe non fossero per nulla danneggiati gli altri piani; di piii proibì il tirare alle colonne, onde cadendo la casa non dovessero nelle mine teufvt inveirli degli innocenti ',. Ti abitava infatti, tra le altre, la Jniiglia dell-arv. Rinaldo Scoria, consigliere antimo del Buca e prendente del 'Supremo 0onsiglio di Giustizia. Concludo: La casa Menotti, fuori del guasto recalo ad una parete.1! aueurin piedi né minaccia rovina; solo dieci o dodici colpi di cannone furono tirati contee la medesima, di cui tre soltanto a palla ; nessuno di qnóMclhe abìtvano gì altri ejant della: ftasa asse dlaia soffrì, se non pejp= ilo spavontoj't; H AÌLVASI (>p. q. 1, *jS-0. in parte completa, in parte corregge il racconto. insistenza di fanti a. olùeder !:uso dell'artiglierie crebbe a tal segno che il paoni dopo avere alquanto riflettuto, * cedette, a questa espressa ed-invariabile condizióne, che i colpi non fossero mai diretti contro le colonne da cui è sostenuta la casa, ma beasi unicamente contro j parapetti de' balconi di quelle stanze in cui orano raccolti i congiurali... Fu. pan* 4. tato il cannono, com'egli aveva comandato si tirarono quattro o cinque colpi : ma siccome questi erano a mitraglia, eitmuro della casa assai robusto, cosi non fecero altro danne che scheggiare alcuno saracinesche e fracassare I cristalli... "Vistosi il'nto effetto devptìmi colpi, furono sostituito le cariefte-va palla, e non fu lanciata la quarta ohe già roviu buon tratto ;d un avanzale. Joru sì utì una voce che gridò cessasse il fuoco1: Biposo, uscirono-pRehìsslmo uiirn palli? .-.
Il monitora Modenese racconta : Alle dodici e tre quarti ricominciò il fuoco, o duo pezzi d'artiglieria cominciarono tuonare, minacciando di valor abbattere ! casa dai fondamenti. Jfa, da uua parte, il comundante la truppa totimavà di IIUOVO la. rosa, dairaltea :iué famiglie, dimoranti nulte essa casa, imploravano mercede pei loro fanciulli e per le donne, ciò ohe condusse quei generosi glo- vani'a cedere per umanità . Sentiamo adesso II cronista Sossai, di parto ducale : S. A. R. ai risolvo di procedere a misuro decisivo, col far tirare un cannone