Rassegna storica del Risorgimento
SOLFERINO E SAN MARTINO
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1959
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pagina
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244
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244 Libri e periodici
ebbero nefl1 'opera del pruno poeta nazionale francocanadese Octave Crémazie e ricorda ohe Arthur Buies, destinato a svolgere un ruolo singolare nella vita politica e letteraria del Quebec, rivestì a 20 anni, forse unico dei franco-canadesi, l'uniforme dei volontari garibaldini. Profondo fu.il turbamento provocato negli spiriti d'un paese così ardentemente cattolico dalla Questione Romana: 135 franco-canadesi si arruolarono nel 1868 fra gli Zuavi pontifici e l'Associazione Gli Zuavi del Papa esistè ancora.
Le dottrine dei Vescovi Ignace Bourget e LouisFrancois Lafiéche, il loro ul tramontani smo unito al tìpico nazionalismo francocanadese, *) la loro aspra reazione agli avvenimenti italiani del 1860 e le lotte fra cattolici conservatori e liberali possono offrire materia di interessanti confronti allo studioso italiano. RAOUL GUÉZE
FRANCO CATALANO, Illuministi e giacobini del Settecento italiano (Collana Università Commerciale L. Bocconi , 2); Milano-Varese, Ist. Ed. Cisalpino, 1959, in-8, pp. 290. L. 1800.
E inutile rivolgere ad una silloge di saggi come questa la facile obiezione della mancanza di organica unità o di dispersione intorno ad argomenti differenti tra loro; se è vero che di rado è raggiunta l'unità, non di esteriori interessi, ma di sostanza, come ad esempio nell'Europa settecentesca del Sestan (che può essere considerata un modello al riguardo), è vero altresì che talora una questione (o un modo di prospettare le soluzioni) fa da filo conduttore dell'intero volume. E questo è il caso dell'opera del Catalano, non solo, però, a mio avviso secondo l'indicazione dell'autore, per la questione dei rapporti tra cultura francese e italiana nel secondo settecento, ma soprattutto per la minuta analisi di casi particolari (il Catasto Teresiano a Cardano, ad es.) o per gli studi d'insieme relativamente alle idee economico-sociali e alla messa in opera di esse di riformatori, giacobini e illuministi dell'Italia settentrionale o meridionale.
La condizione di vita dei contadini lombardi (quale scaturisce, per accenno dallo studio sul Gioia), il passaggio dalla mezzadria all'affittanza, l'alternativa fisiocrazia e mercantilismo, protezionismo e liberismo ecc., la preminenza della campagna sulla città e viceversa, l'inserzione di idee illuministiche in un tessuto sociale arretrato, l'indagine sulla Sicilia del secolo XVIII, le idee religiose o politiche del Tocci, del Gorani, del Roma-gnosi ecc.: ecco gli argomenti di molte pagine del volume che rammentiamo a coloro che già lessero questi saggi sulle riviste, ove furono pubblicati.
Ma in verità ci interessa mettere in risalto il gusto di una ricerca attenta e appassionata (il Catalano tuttavia non accetta in blocco la figura o l'ambiente su cui dirige la sua attenzione) e, ad un tempo, quasi il legame dello storico con alcuni dei temi affrontati con diligenza di ricerca e di interpretazione: l'alternativa di utopismo e di fiducia nelle riforme o nella rivoluzione da un lato, la lotta politico-sociale (contro l'Austria e la Chiesa, nell'Aurora) o economica e religiosa contro le strutture tradizionali (nel Caracciolo, nel Tocci, ecc.) dall'altro, ci danno forse gli estremi tra i quali si dispiega l'indagine del Catalano non solo per quanto concerne il periodo cronologico e storico, ma anche per il complesso dei problemi affrontati.
A miglior conoscenza, per es., della connessione tra le idee illuministiche e romantiche nella figura di un pensatore assai interessante della cultura lombarda, ricordiamo il saggio sul Gioia, maestro di vita e di dottrine (non solo illuni mistiche). RENATO GIUSTI
*) Scriveva il Lafiéche nel 1866 una nazione è costituita da unità di lingua, fede, morale, costumi, istituzioni... ogni nazione ha ricevuto una missione. La missione dei franco-canadesi h di costituire -il centro del cattolicesimo nel Nuovo Mondo. L'autorità deriva da Dio. La migliore forma di governo è una moderata Monarchia: la pHLimperfetta la democrazia. Il liberalismo commette il fondamentale errore di costruire una società BU principi non religiosi.
GÈ elettori non esercitano solo un diritto. Essi sono responsabili di fronte a Dio. II prete così ha diritto di guidarli .