Rassegna storica del Risorgimento

1848-1849 ;"?RE (L') NOUVELLE"; CATTOLICI ; GIORNALISMO
anno <1959>   pagina <305>
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/ cattolici de L'Ere nouvelle
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rivolgendosi idealmente agli Italiani, li esortava a ribellarsi a qualsiasi oppressione straniera ed a mostrare al mondo che cosa fosse una rivolu­zione pure, lionnète et, pour tout dire, chrétienne.
In seguito all'intervento del Montalembert, il Guizot accettò che nell' indirizzo fosse inserita la frase seguente: Une ère nouvelle de civilisation et de liherté s'ouvre pour les Etats Italiens; nous secondons de tontes nos sympathies et de toutes nos espérances le Pontife magna­nime qui l'inaugure avec autant de sagesse que de courage....
Si capirà ancor meglio la portata dell'intervento del Montalembert, se si tiene presente che, dato l'orientamento tutt'altro che favorevole alle aspirazioni italiane del Governo di Luigi Filippo, il silenzio sui fatti d'Italia era atteso e temuto dagli ambienti liberali del nostro paese.L)
L'opera riformatrice di Pio IX fu dal Montalembert seguita con aperta ed entusiastica simpatia, com'è testimoniato da parecchie sue lettere, indirizzate al Tommaseo, al de Mérode, al card. Cadolini, Arcivescovo di Ferrara. 2*
Dopo la fuga di Pio IX a Gaeta e le vicende della Repubblica romana, l'atteggiamento del Montalembert, di fronte ai problemi italiani muterà radicalmente e si fisserà, per varie ragioni religiose, politiche e sociali, su posizioni di intransigente difesa dello status quo esistente nella penisola, non molto dissimili da quelle dei cattolici conservatori e legittimisti. Ecco perché per quanto riguarda il Montalembert ed i suoi amici si può parlare di un evolversi del pensiero in rapporto con il succedersi degli avvenimenti* Altri cattolici francesi si dimostrarono più costanti e coerenti nelle loro manifestazioni di simpatia e di comprensione per le aspirazioni italiane all'indipendenza e alla liberta, se non all'unità, a cui del resto allora ben pochi pensavano. Furono costoro, raccolti intorno al giornale L'Ere Nouvelle, gli uomini che costituirono il primo movimento francese, e forse europeo, a carattere democratico-cristiano. La loro simpatia per l'Italia ebbe radici più. profonde di quella del Montalembert) e potè quindi
*) Qualche giorno prima infatti Massimo d'Azeglio cosi aveva scrìtto ad Eugène Rendo: Eh bien, lue veni faire Vos chambre? Ori dit ici quo le discours du tròno gar-dera un compiei dionee sur les aftaircs d'Italie et de Home. De la part du roi très-chrétim ce serali bizarrc; mais je n'on sera! nos étonne, voir ce ani se posse: savess vous aue vetro charme d'affaire* de Torini est alle l'antro jour avec les amhassadeurs iPAutricho et da Napfas trouver notare ministre don affaire etrangères ponr protester contro les manifesta-tions qui ont eu lira à Gene* Jora dei l'ole du 10 dicembre? Que dites-vous do cela? et dea ìon noe pent on-attcndre da discount du roi? (Lotterò di M. d'Azeglio al Rendu, 19 dicembre 1847 in L'halle de 1847 à 1865. Correspondance politique de MASSAIO IJ'AZEGMO Paria, 1867* p. 28).
2) Ampi passi di tali lettere si possono leggere in R. P. LKCANUET, op, cfc., ti. IL. pp. 357-358*