Rassegna storica del Risorgimento

FRANCESCO IV DUCA DI MODENA E REGGIO ; MENOTTI CIRO
anno <1918>   pagina <637>
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Ciro Menotti e il Buca, di Modena *637
del Governo. Guai se egli comincia a fare Arresti 1 Allora non si potrà più tenere a freno lo slancio degli altri (sono stalo interrotto tante volte); voglio dire Glie noi siamo pronti, e benché i Bolognesi abbiano creduto che fossi una spia del Signore, si sono quietati, e andranno d'accordo- MI sarà di grande giovamento la lettera di Linafcp per Panna, ove anderò saldalo. In ogni modo, tempo e non tempo, mandatemi tolte quelle lettere che pos­sono servirmi a fare legare con altri liberali. Se non avremo fatto il movi­mento, mi gioveranno - Se questo movimento avverrà, state tranquilli sul-J"esito - Sarete contenti di me e di noi - Vi manderò subito un corriere -Farò tutto che accorderai con Enrico - Dal modo con end scrivo capirai a qua! punto sieno le nostre manovre - Se ritarderemo, sarà in forza delle nostre lettere, per armonizzare con tutto - Tutti, i buoni e quei di Marsiglia amerebbero che la prima scintilla partisse da noi ; e partirà, io spero 5 Ve ne terrò informati, e se onderai a Ginevra, ti scriverò in quel modo che mi ordinerai.
Saluta gli amici Camilo [Manzini] eBellerio.2 [La Giuditta]3 stava bene nella scorsa settimana - Essa è L'anima di alcuni caldi amici Essa lavora
*' Claudio librati, nato a Parma il l settembre del 1700, sotto le bandiere di Napoleone combattè a Lutaen e a Lipsia. Ascritto allo Logge de' Maestri Per­fetti e alla Carboneria, ne fece in patria larga propaganda. Sulla fine del '20 andò nella Spagna; accorse in Italia alilo scoppiare de* moti del '21. fu messo in pri* gìone e condotto a Milano. Liberato per opera del padre, tomo nella Spagna, e ascrittosi alle milizie nazionali di Barcellona, prese parte alle guerre della libertà. Patto prigioniero da' Francesi, o nello stesso tempo processato a Parma come car­bonaro e condannato in contumacia, prima a dieci anni di carcere, poi a morte ; processato e condannato in contumacia nella Spagna, prima a morte, poi a dieci anni di ferri; rimase in Francia dal decembre del '23 al novembre del '24, tra­sferito a domicilio coatto di città in città. MOSHO finalmente in liberta, trovò ano scampo nel Belgio ; emigrò al Messico, poi tornò a Bruxelles. Dopo le giornate di loglio del '30 si recò a Parigi dove con Borso de' Carminati, con Filippo Brio- 4 * narrati, con Piero Maronoelli e col Fossati fece parte del Comitato centrale degli emigrati italiani. Col Misley preparò a Marsiglia nel febbraio del '31 una spedi-/ione per mare in Italia, ma la nave fu sequestrata dal Governo di Luigi Fi­lippo. Cfr. DEL PRATO A., Bconte Glaudk Mmilj wWàmhMo Emiliano del Miwrgìmeuto nazionale, aau> iOE, pip. 20-38.
8 Carlo Bellerfo, fratello di Giuditta Sidoli. Studente a Pavia, con altri coni-pagni prese parte alla rivoluzione del '21 in Piemonte, e andò esule in Francia.
Giuditta, figlia del barone Andrea Bollono e di Maria Sopransn, nacque a Milano, nel 1804 : sedicenne sposò Giovanni Sidoli, giovano 0 ricco pati-iota di MonteeeWo, nel Reggiano, che lflll ottfobro del '22 fu condannato a morte in con­tumacia j con Ini esulò in Francia, dove lo perdette nel 1829. Tornata a Reggio, tutti i cospiratori facevano capo a lei, e con lei era legato della più viva, schietta e calda amlclaia Ciro Menotti, Anima della rlvolnHiòno reggiana del (31, quando le baionette dell1ADstiia rimisero sul trono. Francesco IT, fuggi a Ginevra' con