Rassegna storica del Risorgimento
1848-1849 ;"?RE (L') NOUVELLE"; CATTOLICI ; GIORNALISMO
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Bernardino Ferrari
amici d'oltralpe. Molte città lombarde si affrettarono piuttosto ad aprire ritrovi liberali che a costituire reggimenti, dall'Italia meridionale affluivano volontari in numero troppo esiguo, l'esercito piemontese si muoveva con lentezza esasperante. In verità è difficile trarre dal letargo tutto un popolo che per tre secoli è rimasto lontano dall'esercizio delle armi, e per scuoterlo alcuni avevano pensato a una crociata, sollecitando Ho DC a dichiarare guerra all'Austria, chiedendo proprio a lui un atto che nessun principe italiano osava compiere, neppure Carlo Alberto qui a poussé la hardiesse jusqu'à commencer, mais non pas jusqu'à la déclarer .
D'altra parte, il vigile risentimento dei potenti sconfìtti dalle rivoluzioni nei due mesi precedenti non tardò a ravvisarne la causa nella politica di Pio IX, che è ora accusato di aver sacrifié aux joies de la popolari té le repos de l'univers chrétien, d'avoir rompu les derniers liens qui attachaient les peuples à des institutions séculaires, et de les précipiter vers des hasards où la civiHsation pouvait perir .
Condividono tale rimprovero mosso al Papa i diplomatici e i politici, che lo hanno espresso per bocca di Lord Rrougham alla camera dei Pari, il Governo di Vienna e la Germania tutte egualmente ostili all'agonia polacca e alla liberazione dell'Italia ed infine tutti coloro cui, a Roma e in Italia, le riforme hanno tolto privilegi e possibilità di abusi.
L'accenno agli errori, cioè all'eccessiva lentezza e prudenza che caratterizzarono le mosse dello Stato Maggiore sardo, è discreto, ma preciso. Così pure quello alla perniciosa crisi che travagliò la vita politica di Milano, dopo la Rivoluzione vittoriosa. La funesta conseguenza di tali errori è, agli occhi dell'Ozanam, quella di aver messo Pio IX di fronte al doloroso dilemma di scegliere tra i doveri di padre comune di tutti i fedeli e di principe italiano. L'allocuzione non è quindi, secondo l'Ozanam, la sconfessione della precedente politica di riforme, ma piuttosto lo sbocco fatale della drammatica situazione venutasi a determinare soprattutto in seguito alla mancata rapida soluzione militare.
Il 15 maggio ecco seguire una nuova sostanziosa precisazione su tutti gli aspetti della crisi: le gelosie municipali, la leggerezza dei clubisti, il disordine e l'indisciplina regnanti fra i volontari, la scarsezza del loro numero, la loro eterogeneità e la loro presunzione, tutti insomma quei fattori negativi che, intralciando l'opera dei più, consapevoli, minacciavano di frustare i meravigliosi frutti delle gloriose giornate di Milano e di Venezia, le cui pagine eroiche sono tuttavia ancora ricordate con commossa ammirazione. L'articolo, che e sempre dell'Ozanam, porta il significa rivo titolo Les dangers de Vitalizi
Au moment où la canno italfenne va fitre portée à la tribune de l'Assemblée natio-naie, non verna besoin d'achever notre pensee sur trae qtieetìon qm remuc njourd'hui