Rassegna storica del Risorgimento
1848-1849 ;"?RE (L') NOUVELLE"; CATTOLICI ; GIORNALISMO
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Bernardino Ferrari
ciò della guerra. In fondo anche questa rabbiosa, estrema reazione dell'orgoglio nazionale italiano, rappresentata dall'8 agosto bolognese, appariva ai redattori de L'Ere Nouvelle, legata al nome di Pio IX.
IV. - IL PROBLEMA DELL'INTERVENTO FRANCESE IN ITALIA
VISTO DAL GRUPPO PARIGINO
Nello stesso mese di agosto l'attenzione de L'Ere Nouvelle si concentrò più vivamente sul problema dell'intervento francese in Italia. Il problema, praticamente aperto dall'inizio dell'insurrezione italiana, entrava, ai primi di quel mese, in una nuova fase con l'arrivo a Parigi, allo scopo di chiedere ufficialmente l'aiuto della Francia, di Anselmo Guerrieri Gonzaga e di Giulio Carcano, inviati da Milano, e del marchese Alberto Ricci, incaricato di agire, di concerto con l'ambasciatore sardo BrignoleSale, in nome di Carlo Alberto. Quasi contemporaneamente iniziava la sua missione, per conto di Venezia, Niccolò Tommaseo, che doveva restare nella capitale francese fino al gennaio del 1849, seguito a distanza di pochi giorni, da Angelo Mengaldo e poi, verso i primi di settembre, da Valentino Pasini.
La questione si impostava ora in termini affatto diversi da quelli in cui si era, fino a quel momento, presentata. Mentre infatti precedentemente le profferte francesi di aiuto erano state sempre respinte con malcelata diffidenza, le parti si erano, adesso, invertite: l'Italia chiedeva e la Francia non era più tanto disposta a dare.
Nella mutata situazione di quei giorni, in cui a Parigi confluivano in cerca di aiuto gli inviati di tutti i Governi italiani, i cattolici de L'Ere Nouvelle, l'Ozanam e il Rendu soprattutto, svolsero un'appassionata, anche se sfortunata, opera di solidarietà a favore della causa italiana. Essi occuparono un posto non secondario in quella parte della pubblica opinione per eoi era ancora valido l'impegno morale assunto in maggio dall'Assemblea con la votazione dell'ordine del giorno del 25, che parlava di affranchisse-menl de l'Italie, e che, pertanto, premeva sul Governo per spingerlo a far qualcosa di concreto per l'Italia.
Nell'impossibilità di agire direttamente, non avendo, dopo il ritiro di P. La cord aire, rappresentanti all'Assemblea, essi cercano di sostenere l'opinione pubblica favorevole-alla causa italiana e suscettibile, con il suo
*) Mentre l'opinione pubblica francese si ritraeva dal suo interessamento alle cose d*Italia, dall'Italia partivano quelle domande di aiuto, a cui fino a poco prima si era ripugnato, e le quali presupponevano che i sentimenti e la volontà francesi fossero rimasti uguali a se stessi , V. ADAMI, DKWintervento francese in Italia del 1848 (con nuovi documenti)- in Nuova Rivista Storica, fase. II, 1928, p. 154.