Rassegna storica del Risorgimento
1848-1849 ;"?RE (L') NOUVELLE"; CATTOLICI ; GIORNALISMO
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Bernardino Ferrari
il simbolo stesso della volontà italiana di libertà e di indipendenza. La resistenza di Venezia rappresentò allora la resistenza estrema dell'Italia alla sopraffazione austriaca ed il Tommaseo, rientrato dalla Francia, vi ebbe una parte preponderante.
Mentre con il giornale La Fratellanza dei popoli sviluppava le sue idee di europeismo cristiano, inviava, a nome della Repubblica, disperate invocazioni d'aiuto all'Europa occidentale. Alle note ufficiali aggiungeva i messaggi personali con cui cerca scrive il suo più recente biografo Raffaele Ciampini di arrivare là dove il giornale non potrebbe forse arrivare; cerca di agire più, direttamente sulla volontà di coloro che, specialmente in Francia, potrebbero fare per Venezia qualcosa .
L'Europa ufficiale restava sorda alle accorate invocazioni. Infatti Lord Palmerston, oramai convinto dell'inutilità della lotta, rispondeva richiamandosi ai trattati del 1814, per i quali Venezia apparteneva all'Austria, come se commenta amaramente il Tommaseola guerra su cui si fondavano quelli non fosse intrapresa per rivendicare dalle usurpazioni del Bonaparte il diritto dei popoli, i quali Inghilterra e Austria, con questa speranza, alla ribellione incitava , Pure il ministro francese Drouyn de Lhuys rispondeva compiangendo e lodando il dignitoso linguaggio e gli atti dignitosi e affermando che e se in tutta Italia fossesi similmente operato, la libertà di lei correva altre sorti, ma che bisognava piegare alla force des choses , alle nécéssités de la situation .2)
In mezzo a questa freddezza ufficiale, dettata da sottili calcoli politici e dalla preminente preoccupazione dell'equilibrio europeo, acquistano maggior rilievo le isolate iniziative di recare qualche aiuto alla città.
È facile immaginare quale eco avesse nell'animo dell'Ozanam e dei suoi amici la voix libre et chrétienne della Fratellanza, e s'élevant d'une ville assiegée et faisant honte à l'impuissance des rhéteurs et des sophistes qui ont perdu la cause de l'Italie . (Lettera del 24 aprile 1849. Appendice IV).
Egli fa pertanto in prima fila tra coloro che tentarono, in qualsiasi modo, di recar sollievo a Venezia assediata, o almeno, di manifestare la propria solidarietà cristiana ed umana ai suoi eroici cittadini.
Non ha più il giornale a disposizione (che ormai L'Ere No uveite aveva, come vedremo, cessato le sue pubblicazioni) pour épancher scrive al Tommaseo tout ce qui y a dans nos cesura d'espérances, de craintcs,
l) R. CIAMPINI, // Tommaseo dal '49 alla morie, prefazione alla Cronichetta del Ses-saniatci, Torino, 1939, p. 17.
*) N. TOMMASEO, Venezia negli armi 1048 e 1849, voi. IX, cit, pp. 237, 238, 239, 240.