Rassegna storica del Risorgimento
1848-1849 ;"?RE (L') NOUVELLE"; CATTOLICI ; GIORNALISMO
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1959
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Bernardino Ferrari
Non è difficile individuare in quegli altri benevoli di Venezia e miei, indicati in questa pagina così tipicamente tommaseana, l'Ozanam e i suoi amici.
La cosa risidta indirettamente confermata dal fatto che tra mons. Sibour, antico collaboratore de ISAvenir, e L*Ere No livelle intercorsero sempre legami molto stretti. Egli infatti, chiamato da Digne a Parigi, dopo l'eroica morte di mons. Affrc, mantenne, coerentemente del resto con le idee professate in passato, nei confronti del piccolo gruppo lo stesso benevolo atteggiamento del suo predecessore. Condividendone le ansie di rinnovamento sociale e politico, mons. Sibour difese, in più di un'occasione, i collaboratori del giornale e, particolare assai importante, non negò loro fiducia e conforto neppure nell'ultimo difficile periodo della loro attività politica. L'Ere Nouvelle, dal canto [suo, diede sempre ampio rilievo alle visite dell'arcivescovo ai quartieri popolari e agli opifici di Parigi, richiamandone l'alto significato ideale, nonché ai suoi discorsi ai coloni partenti per l'Algeria.l*
Ogni passo in favore di Venezia risultò, com'è noto, inutile. Allora, delusi anche in questa come in altre speranze, l'Ozanam, il Rendu e gli altri non poterono che continuare a dimostrare la loro simpatia, restando vicino agli esuli.
Fu il Rendu, ad esempio, che si adoprò perchè non si inacerbisse il contrasto fra il Manin ed il Tommaseo, consigliando quest'ultimo ad astenersi dal pubblicare quella lettera A Monseigneur l'arche vèque de Paris che, accanto alle espressioni di gratitudine per gli amici francesi, conteneva indirette, ma aspre accuse al Manin. Al quale consiglio il Tommaseo, per allora, si attenne. 2)
La corrispondenza tra l'Ozanam ed il Tommaseo continuò affettuosa.
Ricordando le speranze, le ansie, le delusioni, gli insegnamenti del 1848, il primo scriveva al secondo, esule a Corfù, dopo la caduta di Venezia, una lettera particolarmente importante per comprendere il suo stato d'animo in questo periodo, certi aspetti del suo credo religioso-politico, nonché per penetrare le ragioni stesse della profonda amicizia che legava i due uomini. L'importanza generale di questa lettera, del 5 aprile 1851,
L'Ero Nouvelle 19 ottobre 1848, 23 octobro 1848, 23 novembre 1848. In quest'ultimo articolo, nel resoconto di una visita al laubourg Saint-Maxceau si rileva che <t J'archeveque, accompagni de tout le clergé de Saint-Midnrd, a parcouru Ics rues popu-leuses da fauboarg et il a parto un rejju l'oeeuoil le plus empressfi et le plus rcspectucux , che il est entré dans plusleura atelier* et il a adrossC aux oavrlors et au pcuple réunis dea paroles affectuenses
*) N. TOMMASEO, Venezia negli anni 1848-49 Memorie storiche inedUot Voi. I eoa introduzione e note di P. PRUZUS, Firenze, 1931, p. XXVI.