Rassegna storica del Risorgimento
1848-1849 ;"?RE (L') NOUVELLE"; CATTOLICI ; GIORNALISMO
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porsi eziandio tra i Lombardoveneti e l'Austria, e patteggiare una qualche condizione che, per di poco che fosse, sarebbe riuscita meno vergognosa e men dura della presente pienissima servitù.
Dalle quali mosse il Governo del Cavaignac, nobilitato agli occhi propri e agli altrui, o non cadeva, o cadeva dimostrando che avrebbe saputo e desiderato qualcosa, e ch'ei non era un sacco ficcato a turare la rotta del fiume minacciante. *1
Entro quali limiti il fatto che questi articoli trovassero ospitalità ne li*Ere Nouvelle ci permette di dedurre che tale politica fosse condivisa dall'Ozanam e dai suoi compagni?
Una breve, ma interessante lettera che pubblichiamo (Appendice VI) farebbe pensare che essi condividessero la sostanza delle argomentazioni del Tommaseo, pur forse con qualche riserva per certe intemperanze formali, tipiche del resto, del linguaggio del Dalmata. E questa pure l'opinione del Reinhard che si basa su lettere conservate nell'Archivio Ozanam di Parigi. *'
Certo tanto FOzanam che il Tommaseo sentivano la gravità dei pericoli che derivavano dalla presenza di Pio IX a Gaeta e pensavano di porvi, in un modo o nell'altro, riparo. Cosa del resto a cui pensava, con angosciosa sollecitudine, anche il Rosmini, che pure riteneva Gaeta dimora non utile e non sicura per Pio IX e che, in contrasto con il cardinale Antonelli, cercava di convincere il Pontefice a lasciare la città. E chiaro che, in quello che l'Aubert chiama le duel d'influence entre Rosmini et Antonelli, protrattasi pendant les premières semaines du séjour à Gaète, i cattolici de L'Ere Nouvelle non potevano non orientarsi verso la politica consigliata dal primo, tanto più conforme alle loro idee. s)
Le ampie corrispondenze da Roma e da Civitavecchia apparse sul giornale sullo scorcio del '48 riflettono uno stato d'animo di sbigottimento morale e d'angoscia, nonché sentimenti profondi di affetto e di devozione per il Pontefice.
1) N. TOMMASEO, Venezia negli anni 1848 e 1849, voi. II, cu, pp. 167-168.
2) H. REINHARD, Fridtric Ozanam et la Revolution de 1848 en Italie, cit pp. 604-605. ) B. AUBEBT, Le Pontificai de Pie IX (1866-1878), Blond e Gay, 1952, p, 35.
I] Rosmini cercò di persuadere Pio IX a laBciaro Gaeta e a trasferirsi a Benevento, in quanto riteneva Gaeta non opportuna. Consigliava anche di non ricorrere ad aiuti stranieri, d'appoggiarsi ai soldati rimasti fedeli e ricorrere eventualmente a volontari (specialmente in Francia sembrava facile arruolarli), tenere ferma la Costituzione e, dopo il rientro a Roma, dar mano a radicali riforme. Tutte queste idee il Rosmini espose in un progetto scritto che presentò al Papa. Suggeriva anche- di rivolgere ai Romani un manifesto conciliante, A. ROSMINI SERBATI, Detta Mi stona a Roma negli anni 1848-49, Commentario, Torino, 1881. Ved. anche La Vita di Antonio Ramini scritta- da un sacerdote dell'Istituto della Carua, Torino, 1897, Voi. Et, p. Ili, cap. V.