Rassegna storica del Risorgimento
FRANCESCO IV DUCA DI MODENA E REGGIO ; MENOTTI CIRO
anno
<
1918
>
pagina
<
641
>
Ciro Menotti e il Duca di Modena 641
fols blen la cause. Tout est ;aiif-mal. Le coeac mele predisail le jour que ptì Hit ici la singe au grande principe de Non Inter vention. SI jo ne te dote phj ni éerire ni voh sawlenttoì-'ide ma famUIe et quo tu dois me rem-player, ombrasse de tout gm les parente, les amia. Sonvient-toi toujours de tpn fopès atteetionné.
HI.
Uno dei congiurati, il ragioniere Gaetano Moreali, l scrìve; Alio sventurato mio cugino Ciro Menotti per impossessarsi, secondo il suo piano, delia famiglia ducale, oltre al manipolo che gli neces- sitava radunare in sua casa, gliene occorreva naturalmente un altro esterno, che al momento del colpo di mano facesse aprire prontamente le porte della città per facilitare l'entrata ai congiu-[ rati di fuori, e con questo difenderlo, distraendo le forze ducali. La creazione ed il comando di questo manipolo fu offerto inutil- mente air ex-colonnello MaranesLa per cui dovetti io stesso assu- merlo, stante i rapporti intimi che esistevano col Menotti...... Nella
sera del 3 febbraio 1831, mentre ripeteva le istruzioni ai capi gruppi per la pronta apertura delle quattro porte, venne l'avv. Francesco Giald'inl * ad avvertire che le truppe ducali andavano a circondare
1 Schiarimenti presentati dal animi, rag. GAETANO MORDACI per annullare le divergenze insorte sulle iscrizioni dei nomi nel monumento da lui offerto per onorare la memoria dei veri primi iniziatori e martiri negli Stati Estensi del nostro Biaorgimnnto; in II prò e il contro sulfo Qjrfsfione MgregM. Modena, Kamiae, 1889, pp. 9-10.
2 Pietro Maranesi* cavaliere della lObrona di ferro e della Legion d'onore, uno de1 veterani di Napoleone. Come capitano di cavalleria prese parte allo guerre di Spagna, e fu ferito a Mamesa; era colonnello quando cadde il regno Atalia. Passato al servizio dogli Austro-Estensi nel JÌ4, ébuo il comando de' dragoni, che tenne fino al 1821. La sera del 3 febbraio andò codardamente a
, nascondersi nel campanile d'una chiesa.
* Iia famiglia do' Cialdini ò oriunda di Pisa. lai trapiantò a Modena nel 1743 Stefano di Girolamo Cialdini che In Corte ebbe il posto di guardarobiere, conservato poi dal figlio Girolamo-Gaetano [1752-1834]. Quest'ultimo si ammoglio in prime nozze con Anna Brandoli. in secondo con Eleonora Ceretti, e mise al mondo Giuseppe-Gherardo [1785-1849J, ingegnere, (che fu padre d'Enrico [18U-1892J, il: famoso generale compromesso politico alla pari dal fratello Francesco [1790-1864], jivvòeiifcGr ohe pese per moglie Enrlohetta Danari. Francesco al ritorno del Duca ~ jgggl da Modena e andò In. Francia, dove sulle prime visse sonando il violino e il 10 giugno del '37 fu condannato in contumacia a dieci anni di galera. Stornato a Modena nel -48, vi rimase, e nel '49> venne nominato conservatore, cariea che tonntonno ancne nel 1850, facendo a turno le vedi di podestà. Gir. SARDOSSE T., In memoriadfMm'eo Cialdini,miricedoeamenlioAoan,Ferragutì* 1911,pp. 129-131.