Rassegna storica del Risorgimento

1848-1849 ;"?RE (L') NOUVELLE"; CATTOLICI ; GIORNALISMO
anno <1959>   pagina <365>
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/ cattòlici de L'Ere nou velie
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certi fondamentali principi, e lo analizza con cura nei suoi precedenti e nelle sue possibili conseguenze.
C'è lo sforzo evidente di elevarsi sopra il commento cronachistico e polemico del fatto per assurgere a una visione storica d'assieme. EgH si rifa agli antecedenti del moto liberale e nazionale italiano, cioè al vivo pensiero unitario e civile del Settecento, a cui riconosce persino una premi­nenza, rispetto a quello francese, nelTintravedere e nel preparare l'avvenire. Vengono da questo punto di vista, ricordati il Beccaria, il Filangieri, il Genovesi, il Galiani, Carlo Emanuele III, Leopoldo I, il Tanucci, Carlo VH. Particolare rilievo viene dato all'opera dei papi Benedetto XIV e Cle­mente XTV, che, sistemando le finanze, incoraggiando l'agricoltura ed il commercio, svecchiando l'amministrazione, avrebbero mostrato di voler procedere di pari passo con le conquiste del secolo. Cosi il Rendu propone già quella teoria dell'adeguamento delle strutture dello Stato pontificio alla situazione storica che costituisce la tesi fondamentale del suo studio (pp. 11, 12, 13). ** t f; i
Sulla linea dei suoi predecessori del secolo XVIII si sarebbe tenuto Pio VII, tentando, nelle difficili circostanze in cui si era trovato ad agire dopo la bufera rivoluzionaria e napoleonica, un sistema di riforme e po­nendo, con l'abile ausilio del card. Consalvi, le basi di un'amministrazione regolare (pp. 16,17, 18, 19, 20).
Dopo il periodo difficile e oscuro, dal punto di vista politico, di Leone XH e di Gregorio XVI, Pio IX aveva, al suo avvento, tro­vato alle porte di Roma la rivoluzione destinata, secondo il Rendu, a marcher avec lui, sans lui ou contre lui. L'opera sua di rinnova­mento opera insieme di amore e di prudenza , iniziata e perseguita con profonda intelligenza della situazione era rimasta purtroppo fatalmente interrotta dall'esplosione tumultuosa del 16 novembre 1848 (p. 37).
Ma ora, si chiede il Rendu, affrontando direttamente la questione del momento, può proprio il sistema condannato da Pio IX nel 1846, essere H pegno di riconciliazione durevole tra il Santo Padre e il popolo romano? (p. 38). La risposta non può essere, secondo lui, che negativa. È pertanto necessario riprendere, con lo stesso spirito, l'opera del biennio 1846-48, fondando la riorganizzazione degli Stati romani su questi prin­cipi fondamentali;
Séparation dea deux pouvoirs; établissement d*un regimo qui permetto aux Etats Romains de s'associer aux destine** genitale* de L'Italie, et de n'unir h la patrie communi: sona le drapeau natiomil: principoa qui, dami long lotte avee Ics folta, ont provoquó Ics événcmcnts de fiume, à partir du 29 avrìl 1848; principes qui avec la doublé muorile de la raisera et de l'expéricncc, s'imposent desormois u la pensée dea honuncs d'Etat
(P- Z).