Rassegna storica del Risorgimento
1848-1849 ;"?RE (L') NOUVELLE"; CATTOLICI ; GIORNALISMO
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1 cattolici de * L'Ere nouvelle
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tioa immediata: tuttavia essa ebbe larga eco negli ambienti patriottici italiani. Al Capponi ad esempio parve testimonianza d'une grande con-naissance de notre état moral et politicale, et d'une pénétration bien rare , scrìtta avec une vigueur et ime concision qui sont de l'éeole de Pascal et de Montesquieu. l)
L'Azeglio, da parte sua, la trovava d'une grande justesse d'apercus e dava esplicita lode all'autore: on voit bien que vous n'avez pas perdu votre temps en Italie et que vous la savez. Malbeureusement pour nous, on ne peut en dire autant de vos compatriotes, surtout des diplomates. Ce sont des médicins qui ne connaissent pas le sujet.2) Il riconoscimento dell'Azeglio non è solo quello dell'amico, ma anche quello dello statista, perché in effetti il Rendu si era fatto in Francia proprio patrocinatore di quella soluzione della questione romana che egli, Primo ministro del re di Sardegna, cercava, sullo scorcio del '48, di ottenere attraverso le vie diplomatiche. Nel memorandum del 6 settembre al Tocqueville, in cui il problema è da lui assai acutamente trattato, e nelle istruzioni date a Cesare Balbo, inviato in missione a Gaeta il 14 novembre,3) si leggono espressioni che ricalcano, quasi punto per punto, le argomentazioni del Rendu. Il quale quindi non aveva torto quando, a confutazione di una errata interpretazione in senso radicale che al suo -scritto aveva dato La Concordia, il giornale di Lorenzo Valerio e della sinistra democratica subalpina, ne rivendicò il carattere fondamentalmente moderato, ispirato ai principi di un liberalismo aperto, ma niente affatto rivoluzionario. Una interessante lettera, rimasta finora inedita, a Giuseppe Massari appare, da questo punto di vista, il commento migliore dell'autore alla sua discussa brochure.
H Rendu, dopo aver richiamato i principi fondamentali, alla cui luce aveva sempre considerato la questione italiana, entra nel vivo della questione per affermare che da essi non si era allontanato neppure nella stesura dell'ultimo scritto. Riferendosi anche alla brochure, U Italie devant la France e agli ampi commenti ad essa ed altri suoi scritti dedicati dal giornale liberale fiorentino Lo Statuto, aggiunge:
Ces dtatiouH vous auront pcrmis de juger sous l'empire de quelles idées, j*ai tou-jaiiES envisagé et j'envisago ancore les questiona italiennes; elica vous auront xnontró que le point de vue auquel me placcai mes convietions politiques et xéligcuses est celai inimici se placent eux mime Ics hommcB iflastres doot je fcions à lionncur de suivxe les
i) Lettera del Capponi al Donbet, 8 giugno 1850, in A. CARRARESI, op.cit.. Ili p. 12. a) Lettera di M. d'Azeglio al Renda, 28 novembre 1849, in L'Italie de 1847 à
1865. W.> p. <JÌ
3) N. BIANCHI, La politica di M. d'Azeglio dal 1848 al 18S9, Torino, 1884, p. 193 sgg.
e 69 sgg-