Rassegna storica del Risorgimento
FRANCESCO IV DUCA DI MODENA E REGGIO ; MENOTTI CIRO
anno
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1918
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pagina
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643
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Ciro Menotti e il Duca di Modena 0,
che poi la mattina appresso, di buon'ora, si costi luì in Governo provvisorio della città e provincia di Bologna.
Uno de* primi atti del nuovo Governo fu quello dJ inviare la stessa mattina del 5 febbraio il Canuti al confine estense in qualità di commissario straordinario, onde conoscere il vero stato dell'inde surrezione modenese, coir incarico, in pari tempo, di prendere le misure più opportune affinchè il principio del non intervento ve- nisse dai due paesi recìprocamente rispettato . Il Canuti (lo racconta egli stèsso), giunto a Castel Franco, ardente, com'era, pel trionfo della causa italiana, sentì con dolore il fallito tentativo di Menotti, questi ed i suoi compagni esser per divenire vittime della tirannide di Francesco IV, e la città tutta immersa nel più profondo terrore. Ne riferì tosto al Governo, eccitandolo, in nome dell'umanità e della causa nazionale, a non tenersi alla stretta in- terpretazione del non intervento, con pregiudizio de' propri fratelli, e a voler prestare ai Modenesi un soccorso pronto ed efficace. Ma il Governo di Bologna, che per tale aiuto temeva dar pretesto agli Austriaci di intervenire nelle cose delle Legazioni, rifiutossi, e Sp [chiamò senza indugio il commissario straordinario a Bologna*,1 Di quél pusillanime Governo era presidente l'avv. Giovanni Vicini, K di molto grido e assai popolare, che aveva una parlantina facile: piacente! ma gli mancava la sodezza del giudizio e la fermezza del <s carattere. Nei primi giorni della rivoluzione egli pareva mirasse a rifare l'antico Senato Bolognese, ma s'accorse- tosto che quei vec-4 chiunii non si potevano più ravvivare. Allora, non avendo altre idee concrete, si gittò a declamare, non altro cercando che applausi < e popolarità .*
Il Buca di Modena (scrive il Moreali), fatti gli arresti, ordinò nella notte stessa del 3 febbraio al Governatore di Reggio di man- dargli il boia. L'indomani sottomise i prigionieri ad una Commis- sione miniare ed avvertì il icario del Duomo che alcuni canonici
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- Oltre èaovìwini Vietai ai Conto J177M84], fecero parie del Governo Provvisorio di Bologna il marchese Francesco Bevilacqua Ariostì, lì conte Carlo Pepoli, il conte Alessandro Agncchi, Il conte Cesare Bianchetti, il prof. Francesco Orioli, l'avv. Antonio Zanollni o il prof. aw. Antonio Sthani. Cto Varasi GIOAC-CJHJNO, La ffinolmiwv dell'unno ISSI nello Stato Bomqtifa memorie Moric-lie ,e dih armenti. éM e inediti, Imola, Gateatj, ttgft WMl
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