Rassegna storica del Risorgimento

1859-1860 ; TOSCANA
anno <1959>   pagina <385>
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OPINIONI E PROBLEMI IN TOSCANA NEL 1859-60
H centenario della seconda guerra d'indipendenza è valso a far valu­tare in Italia, forse al di là dell'aspettativa dei più, l'opera politica e militare di Napoleone IH in favore dell'unità italiana. Occorrerà tempo perchè giudizi espressi in articoli di giornali e in relazioni congressuali 8 si traducano in più ampi e approfonditi studi, ma, fino da ora, si può dire che la storiografia risorgimentale italiana, per bocca di suoi quali­ficati esponenti, ha riconosciuto come innegabile l'affermazione che il potere di Napoleone III è stato lo scudo dietro cui si è potuta compiere l'unità d'Italia o, in altre parole, che attraverso la guerra del 1859 ven­nero meno per sempre, in tutta la penisola, il dominio dell'Austria e la difesa militare e politica del vecchio ordine e con essi ogni ostacolo al compiersi dell'unificazione nazionale.
Già cento anni fa, però, nel vivo degli avvenimenti, l'Imperatore francese ebbe in Toscana (alla quale si limitano le nostre citazioni) ana­loghi e forse più calorosi riconoscimenti, in scritti privati e in pubbli­cazioni destinate alla divulgazione. Naturalmente, il nostro pensiero corre subito, in proposito, a quell'Eugenio Alberi, che, per scrivere i suoi elogi a Napoleone III, non esitò ad affrontare, sembra, il pericolo dei poignards.2)
Nessun dubbio che l'Alberi fosse, per cosi dire, parecchio riscaldato, e meritate possono essere giudicate le tante critiche che a lui da più parti si mossero. A suo giudizio, la sorte dell'Italia dipendeva in tutto da Na­poleone III: conveniva, pertanto, prendere decisioni (decisioni italiane, s'intende) soltanto a guerra finita. Anche dopo Villafranca, l'Alberi con-
1) Salvatorelli alla Società per il Risorgimento, in Giornale del Mattino, Firenze, 22 febbraio 1959; L. SALVATORELLI, Da Plombières a Villa/ranca, in La Stampa, 3 marzo 1959; IDEM, Eredità da custodirei in La Stampa, 26 aprile 1959; IDEM, I due Napoleoni, in La Stampiti 21 novembre 1959. Da questa valutazione di Napoleone III dissente E. RAGIONIERI, Napoleone IH e ritolta nel '59, in L'Unità, Milano, 25 marzo 1959.
*) La notizia è in un rapporto di Ferrière-lc-Vayer al conte Walewsld, da Firenze il 29 giugno 1859: G. BQURGIN, La réunion de la Toscane en 189 d'après ìes dépèches <lu ministre de Franca à Florence, in Bullettàio senese di storia patria, 1951-52, p. 290.
Eugenio Alberi, di Padova, ma residente a Firenze, è autore de La vita di Cate­rina de* Medici, editore delle Relaxioni degli ambasciatori veneti al Senato e delle Opere di Galilei. All'Alberi ri debbono anche scritti politici, come La Toscana durante la guerra delf indipendenza, Italia, [ma Firenze, 18 giugno] 1859; e La politica napoleonica e quella del governo toscano. Parìa, Klinchrick [6 dicembre] 1859. Sull'Alberi si veda G. MASSARI, Diario dalle cento voci, 1858-1860, a cura di E. MORELLI, Bologna, Cappelli, 1959, FP. 447 e 169.