Rassegna storica del Risorgimento
1859-1860 ; TOSCANA
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1959
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387
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Opinioni-, e problemi in Toscana 387
sfatto per il movimento di gratitudine e d'amicizia verso una Famiglia che tanto aveva operato e tanto ancora poteva operare per noi. *) Anche in opuscoli è dato leggere analoghe espressioni. Secondo Leopoldo Galeotti, occorre mostrarsi grati e riconoscenti con tutte le forze dell'animo al magnanimo Napoleone III e alla nazione francese, per i quali una gran parte d'Italia è emancipata o può emanciparsi da ogni influsso straniero .2) Qui il Galeotti aveva acutamente toccato un tema che avrà sviluppi nella storiografia italiana fino ad oggi: l'Italia non aveva tanto bisogno dell'appoggio militare e diplomatico della Francia ai fini dell'assetto interno, dove già esistevano forze politiche capaci di promuovere l'unificazione nazionale, quanto per liberarsi dal peso della occupazione e della tutela dell'Austria.3)
La medesima intuizione si trova in una lettera di Vincenzo Salva-gnoli a Bettino Ricasoli nel luglio del '59: è poco onorevole e anche rischioso scrive il Salvagnoli accusare di .tradimento l'uomo che a rischio della vita e della corona, del miglior sangue de' suoi ci ha dato ciò che mai (lo dico con dolore, ma con coscienza fermissima) mai avremmo conseguito per noi medesimi. Che, se l'Europa gli ha detto a un certo punto fin qui e non più oltre doveva egli involger la Francia in un conflitto dove poteva perire, e noi con essa? . *)
Anche il Carletti è del parere che il popolo toscano abbia prestato a Napoleone HI i propri intendimenti, il proprio palpito. Per questa ragione, la grandezza dell'ausilio francese non è misurabile dall'estensione del territorio recuperato.5) Assai prima, il 14 maggio 1859, da Firenze, Emilia Toscanelli, sposa di Ubaldino Peruzzi, aveva commentato: Il proclama dell'Imperatore va scritto sul marmo per tutti i principi del mondo. Che belle parole!6)
i) Biblioteca Labronica di Livorno Fondo Montanelli: cass. 40, n. 2220.
2) L'Assemblea Toscana; considerazioni di L. G., Firenze, Barbèra, 1859, p. 69. Dell'opuscolo fa pubblicata una seconda edizione corretta e accresciuta, con Appendice di documenti. Uguale opinione è espressa da Cencio Ricasoli: G. MASSARI, Diario dalle cento voci cit.y pp. 395-96.
3) Non si manca neppure di rilevare come l'influenza inglese possa controbilanciare in Italia quella della Francia: Appendice, n. 38. Sull'argomento si veda anche Appendice nn. 16, 44.
*) Dalla rivoluzione del 27 aprile ali1 annessione, Lettere inedite a Bettino Ricasoli,
cit., p. 19.
5) Quattro mesi di storia toscana, del 27 aprile al 27 agosto 1859, per M. CABLOTTI, Firenze, Le Mounier, 1859, pp. 6 e 104.
6) JNf. BBIJ'BTTX, Di alcuni avvenimenti di storia Toscana da un carteggio inedito (1859*1860-. in Rassegna nazionale, 1 dicembre 1920, pp. 31-32, Dopo Villafruuca, poro, evidentemente delusa e in un impeto di sdegno scrive; Non mi parlate di speranze; tutte sono spezzate... maledetto chi fida nelle parole dei Princìpi, Venezia è per la seconda volte occupata da un Napoleone (p. 183).