Rassegna storica del Risorgimento
1859-1860 ; TOSCANA
anno
<
1959
>
pagina
<
390
>
390 Renalo Carmignani
nuvole nel sentir da lui come in Toscana fosse vicina una rivoluzione: Lo credo che V. À. non ne sapesse nulla; da molto tempo Palazzo Vecchio e fuori di Toscana !. *)
Il 27 aprile e nei mesi seguenti si diffuse, specie a Firenze, la notizia che dal Grandnca e dall'Arciduca fosse partito l'ordine di bombardare Firenze. Se il fatto sia vero o falso non è qui il caso di indagare: a noi interessa rilevare l'impressione che ne derivò sulla pubblica opinione in quei giorni inquieti e drammatici. Così, si potè dire e scrivere che la dinastia non aveva piò. nulla da invidiare al truce genio dell'Austria.2*
Le opinioni, e Fazione politica conseguente della classe dirigente e media, più facilmente documentabili che non quelle della folla anonima, furono molto incerte e tormentate prima del 27 aprile; più sicure e rinfrancate dopo. Lo svolgimento degli avvenimenti che portarono alla partenza del Granduca ci sono noti, e non occorre qui neppure riassumerli. Giova semmai chiederci per quali ragioni e in forza di quali nuove circostanze quella stessa classe dirigente, che nel '49 aveva richiamato e voluto il Granduca, ora, sia pure lentamente e fra incertezze ed esitazioni, finisca per aderire alla causa della monarchia sabauda unitaria.
Un punto di forza certo non trascurabile dev'essere stata l'alleanza con Napoleone III. Bene scrive l'Alberi (Appendice, n. 2) che in quei giorni su tutti pesava l'imminenza di fatti maggiori. Appare chiaro che il problema della classe dirigente o del ceto sociale più qualificato non era soltanto quello di accettare o promuovere la decadenza del Granduca: il problema era di trovare un nuovo monarca che desse ga-
1) [S. BIANCIARDI], La pianeta dei morti, veglie del Prior Luca, Raccolte e commentate da Renzo, Firenze, Cellini, 1859, p. 18. Cfr. anche M. TABARRINI, Diario di., pp. XVII-XV1I1. Sull'incapacità del Granduca ved. G. LOMBROSO, La Toscana alla vigilia del 27 aprile 1859, in Rassegna storica del Risorgimento, gennaio-marzo 1933, pp. 93-107. Una difesa del Baldasseroni è tentata da A. GOBI, il ministro Baldasseroni e il 27 aprile 1859, in II Risorgimento italiano, aprile 1909, p. 232. Per un equo giudizio ved. G. BALDASSERONI, Memorie 1883-1859, a cura di R. MORI, Firenze, Le Mounier, 1959, pp, VHI Bg.
2) Testamento deWImperiale e Reale Casa di Lorena, ossia atti e rapporti ufficiali concernenti il bombardamento di Firenze, Firenze, Torelli, 1859, Seconda ed. con agg.; Gli eredi del babbo, ossia i Bombai, Firenze, Cellini, 1860; Quattro mesi di storia, dal 27 aprile al 27 agosto 1859, per M. CABLETTI, Firenze, Le Mounier, 1859, p. 20; Ritratto morale di Leopoldo II, scritto dalTaw. F. D. GUERRAZZI, Livorno, 1859, p. 13. Sostiene, invece, che l'ordine del Granduca di bombardare Firenze ò inventato e falso G. FONTE-BOSSI, La fine di un Granducato, in Camìcia Rossa, 15 marzo 1930. Caldi voti perchè venga distratto il Forte di Belvedere sono in Firenze, 4 agosto, in La Nazione, 4 agosto 1859.