Rassegna storica del Risorgimento
1859-1860 ; TOSCANA
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Opinioni e problemi in Toscana
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ranzia di stabilità politica e sociale. Le notizie e gli apprezzamenti sull'incapacità, sullo scarso valore, sullo stesso asservimento all'Austria della dinastia regnante ebbero certo un peso sull'animo del ceto dirigente, ma non decisivo come sul popolo delle città. Ora, l'intervento di Napoleone III rappresentò senza dubbio un fatto determinante in favore dei Savoia fra i nobili toscani, i quali ben compresero clie a differenza del 1848-49, il Piemonte, validamente appoggiato, avrebbe vinto, ponendo meritatamente la sua candidatura per le annessioni almeno fino alla Toscana.
D'altra parte, i Savoia, dopo il decennio di preparazione, avevano ormai titoli di merito per presentarsi all'Italia liberale come forza unificatrice
Tutto quésto si legge e si intrawede nei carteggi e nella pubblicistica del tempo. Si prenda un opuscoletto di appena otto pagine che circolava anonimo per la Toscana e specialmente in Firenze nel '59: Oggi le incertezze del paese vi si scrive son mosse da due cagioni: dal desiderio dell'unione al Piemonte, e dal timore del ritorno della dinastia di Lorena... .1) Il 24 gennaio del '60, Carlo Matteucci pubblicava ima lettera subito raccolta da Le Monnier in opuscolo intitolato L'Italie Centrale et sa nouvelle phase politique: considerations in cui, fra l'altro, scriveva: L'union de l'Italie centrale au royaume de la baute Italie est la plus conforme aux intérèts du plus grand nombre et au sentimene des classes éclairées....
In realtà, il '59 chiude il periodo storico, è dato leggere ancora,2* nel quale poteva avere una giustificazione la teoria giobertiana del Primato. In tanto naufragio, si salva il Piemonte col suo He, con le sue armi, con i suoi uomini politici, che tennero fede alle libertà costituzionali. La sua politica, al di là di gretti intenti di parziale autonomia, si è svolta a far prevalere unicamente la causa nazionale. Il presente stato di cose si deve al Governo di quel Re il quale con la sapienza, con la virtù, con la fermezza, con la perseveranza, ha potuto procacciarsi la cooperazione del più grande monarca dell'Europa. Anche Celestino Bianchi, in un opuscolo che ebbe vasta risonanza,3) rilevava come il Piemonte, go-
1 ) Come finirà? cit.
*) F. FINOCCHI ETTI, Dell" unificazione italiana cit., pp. 12-13.
9) Toscana e Austria, Cenni storici-politici, Firenze, Barbèra, 1859, pp. 58-61. Cfr. anche Quattro meni di storia Toscana cit., pp. 4-5 e Appendice, n. 13. Come si vede, in queste opinioni prevalgono atteggiamenti idealistici. Non mancano, peraltro, scritti giù vantaggi economici conscguenti. all'unificazione politica: F. FINOCCHIETTI, Del-Vunificazione italiana cit., p. 21; La Toscana dopo il 27 aprilo 1859 cit., pp. 35-36; La Unione della Toscana ad altre provincia d'Italia, considerata economicamente, in La Nazione, 30 agosto 1859, in contfcraaz.