Rassegna storica del Risorgimento
1859-1860 ; TOSCANA
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1959
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406
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406
Renato Carmignani
TITO VICNOM
(Idem, idem: 20-97, 99, 100, 110 111, 112, 115, 120, 121, 122, 128, 130).
30.
Milano, 14 gennaio 1859.
P. S. Avrà veduta la lettera di Napoleone al Papa: è il De Profundis del governo temporale. Finalmente I Austria e potere clericale dovevano fare insieme il capitombolo in Italia. Ora vedranno se Napoleone voleva ciò che voleva, e lasciava cantare i gonzi. Ormai l'Italia è.
31.
Milano, 19 febbraio 1859.
... in tanta incertezza di cose una sola cosa mi pare certissima, la guerra...
32.
Milano, 6 marzo 1859.
... di qui tutti i giovani signori sono passati in Piemonte come volontari, come anche moltissimi del popolo e del medio ceto: magnifica, generosa dimostrazione, che sola sarebbe valevole a far Ubero questo popolo se i governi e la diplomazia avessero viscere umane.
Del resto qui or comincia il terrore: si rigurgita di soldati, alte le minacele, vicine le rappresaglie, fuor l'unghie e le zanne della polizia. Non vi è spavento però ma sdegno ed è più difficile frenare che istigare.
33.
Como, 30 agosto 1859.
Le cose italiane procedono bene: come io Le diceva, ho costante fiducia nel senno nostro, o nel buon volere di Napoleone. L'Italia centrale si è resa degna dell'elogio di tutta {parola illegibih] civile: presto anche Napoli navigherà meglio, e verrà con noi. Credo che la Sicilia formerà uno stato a parte, unita a Napoli solo per la medesima dinastia.
34.
Como, 2 ottobre 1859.
Or siamo vicini allo scioglimento del nostro gran problema politico. La Toscana e in genere l'Italia Centrale acquistò fama di saggia, civile, forte da per tutto: continui ancora per poco e la vittoria è certa. Che che ne dicano.