Rassegna storica del Risorgimento

1859-1860 ; TOSCANA
anno <1959>   pagina <410>
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Renato Carmignani
Le spiegazioni date da Cavour alla Commissione per il Trattato sono soddisfacenti... La faccenda seria è l'unificazione. Ma il Parlamento ha mostrata di voler far le cose con calore, ed uscire dalla falsa riga. Però la pedanterìa piemontese ci farà sempre impressione...
COSIMO RIDOLFI
(Idem, idem: Cass. A. 97, n. 186).
45.
A Giampietro Vieusseux
Firenze. Firenze, maggio 1859.
Tutto va lentamente, ma il danno maggiore è per le cose dell'interno ove è evidente che bisognerebbe uscire dal provvisorio. Per la guerra forse la venuta di Napoleone sarà segnale di prendere l'offensiva.
GIUSEPPE MONTANELLI
(Bini. Labronica di Livorno - Fondo Montanelli: Cass. 40, n. 2222) 2245, 2221).
46. La libertà unificativa
Quando si combatte il Regno dell'Italia Centrale come avverso all'uni­ficazione nazionale d'Italia non si tien conto della qualità liberale che esso deve avere.
Se lltalia non potesse essere unificata altro che per via di conquista o di dedizioni, a beneficio d'una Casa reale, s'intende bene che ogni sforzo degli italiani dovesse tendere a togliere a quella Casa reale ogni concorrenza fra le dinastie esistenti, e a non crearsene alcuna nuova...
Ma questi metodi feudali che unificarono la Francia, la Spagna, e l'In­ghilterra non sono quelli che uniranno lltalia.
L'Italia non può essere unita altro che dalla libertà.
Vittorio Emanuele attrasse a se gli animi italiani non per devozioni feodali alla Casa di Savoia, ma per fede decenne serbata alla libertà...
È dunque necessario che al moto delle armi liberatrici s'aggiunga un moto interno favorevole alla liberazione. Sia pure che quel moto debba rie-scire alla dedizione. Sarà sempre necessario che cominci dalla libertà. Non si fanno rivoluzioni assalendo il potere costituito con formule negative...