Rassegna storica del Risorgimento
BIBLIOGRAFIA ; UNGHERIA
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1959
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416 Eugenio Kohay-Kastner
del Klapka diversa da quella conosciuta unilateralmente attraverso gli scritti di Kossuth. Vengono messe in maggior rilievo anche le sue varie trattative coi Cuza tra il 1859 ed il '61 per la preparazione di mia irruzione armata nella Tran-silvania. Ma questo libro di 650 pagine non è una raccolta di materiale grezzo. Da buon conoscitore dell'epoca del Risorgimento, Acs collega i documenti con un racconto colorito, qualche volta anche romanzesco degli avvenimenti, ai quali si riferiscono le lettere del Klapka, rimaste finora inedite. Il valore del libro viene aumentato da ima grande mole di notizie biografiche di persone ungheresi anche di secondo e terz'ordine, nonché da copiose note che trattano aspetti particolari, come ad esempio l'emigrazione ed i socialisti , e danno ampi particolari sulle vicende delle carte di Ladislao Teleki.
Quanto a studi storia veri e propri relativi al Risorgimento italiano, se ne debbono citare due. L'autore del primo, Garibaldi e Kossuth nel 1860-61. è il valente storico Lajos Lukàcs, che ha scritto nell'annata 1958 della rivista Szàzadok (Secoli) della Società di Storia Patria. Esso si vale anche dei documenti recentemente scoperti e contiene un parallelo interessante tra il carattere, il pensiero e l'attitudine ideologica dei due protagonisti. L'altro è uno studio complessivo sul Risorgimento italiano di 54 pagine, che si legge come introduzione del volume di ampia scelta delle Memorie di Garibaldi, scritto da Géza Sallay, Garibaldi vàlogutott iràsai Budapest 1955. Segnaliamo ancora l'articolo di Eugenio Koltay-Kastner, A magyar szabadsdgharc visszhangja Olaszorszgàban (L'eco della guerra d'indipendenza ungherese in Italia), Tiszatàj Szeged, 1948.
La questione delle relazioni italo-ungheresi nel Risorgimento fu poi trattata incidentalmente in tutte la opere di storia ungherese che si riferiscono a tale epoca e particolarmente nel libro di Lajos Lukàcs, Magyar filggetlenségi és alkotmanyos mozgalmak 1849-1867 (Moti libertari e costituzionali ungheresi dal 1849 al 1867), Budapest, 1955, e nelle dispense universitarie di Zsigmond Pach e Peter Hanàk, Magyarorszàg torténete az abszolutìzmus és dualizmus koràban (Storia dell'Ungheria nell'epoca dell'assolutismo e del dualismo), Budapest, 1954. Da ricordare anche gli studi che trattano della* politica segreta del governo di Kossuth di fronte alle nazionalità nel 1848-49 e, soprattutto, quelli de' compianto Zoltàn Tóth, Kossuth és a nemzeliségi kérdés (Kossuth e la questione delle nazionalità), Kossuth-emlékkonyv, Budapest, 1952 e Niccolò Balceseu, in Szàzadok (Secoli), 1953.
La documentarissima esposizione garibaldina allestita nel 1957 dall'Istituto per la storia militare risvegliò, poi, tanta attenzione ohe il genetliaco dell'eroe fu celebrato da quasi tutte le riviste e giornali ungheresi con articoli d'occasione o brani delle sue Memorie. Il Miivelt Nép (Popolo colto) diede lo spunto il 7 ottobre 1956 commemorando Luigi Tokttry, Un eroe della libertà dimenticato [Egy elfelejtett szabadsdghtìs). Seguirono i giornali Népszabadsdg, iVfipo-barai e Magyarorszàg il 3 e 4 luglio. La commemorazione più. importante del centenario garibaldino fu quella di Gàbor Tomai nella rivista Nagy-vilg (II Mondo), agosto 1957. L'Elei és irodalom (Vita e letteratura) rievocò a tale proposito la vita avventurosa del colonnello garibaldino Sàndor Teleki il 19 luglio. Ma l'Ungheria non dimenticò neanche la ricorrenza del centocinquantesimo anniversario della nascita del Mazzini. Gyttrgy Gabor lo commemorò nel numero di 3 ottobre 1955 (lalV Irodalmi Ujsdg (Giornale letterario) con un articolo intitolato: Mazzini és Kossuth.
EUGENIO KOLTAY-KASTNEK