Rassegna storica del Risorgimento
DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; ROSSETTI GABRIELE ; MOTI 1821
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1959
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Un opuscolo anonimo del 1820-21
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Il Labruna era un noto fabbricante d'armi. Il Rossetti dovette* per la battaglia d'Antrodoco, far parte della Guardia nazionale, formata da volontari, provenienti, per lo più, dalle file della Carboneria,l) di cui egli era, come si rileva da un documento del 24 ottobre 1820,2) segretario nel Distretto di Napoli. La sua appartenenza alla Carbonerìa era di epoca molto anteriore in quanto già fin dal 1812,?) l'anno precedente, cioè, a quello in cui il governo murattiano cominciò a preoccuparsi seriamente della setta, *) vi era iscritto.
Da quanto abbiamo detto possiamo riconoscere che non immeritatamente gli fu attribuito l'appellativo di Tirteo napoletano e che, senza dubbio, l'opuscolo Alla difesa, o cittadini! sia opera sua.
POMPEO GIANNANTONIO
APPENDICE
-Alla difesa, o Cittadini!*) Cittadini!
Quella farla terrestre ch'è peggiore delle tre infernali unite insieme, quella che fu definita:
Ragion di Stato che ragion non sente ha concepito il disegno di volerci di nuovo in servitù; e mettendo in mossa la forza e la frode è ricorsa per nuocerci alla duplice industria della menzogna e della minaccia. È ricorsa alla menzogna poiché va gridando per L'Europa tutta, che la nostra felice rigenerazione è opra di una Setta, e non della Nazione; cercando di attirar così sul nostro capo l'ire collegate de' potenti, acciocché nel punire una parte opprimessero il tutto: è ricorsa alla minaccia, poiché alternando note diplomatiche a movimenti militari, spera di intimidirci con vani apparati, e di ottener dal nostro timore ciò che forse non può dal suo vigore (p. 5).
Lasciamo al tempo ch'è il primo ministro della verità, il dissipar la menzogna: ei farà tra breve scorgere chiaramente ai monarchi ed alle genti, che una rivoluzione senza sangue non può esser tale, che perché senza opposizione; e quindi figlia non del concerto di pochi, ma della volontà di tutti, la quale è sempre il grido della ragione universale: Che da tanta letizia accompagnata ella venne, che di stupore allo straniero e di compiacenza al cittadino, parve più. una festa che una rivoluzione. Che il pesantissimo giogo ministeriale il quale gravitava sul collo di un popolo generoso, opprimeva tutti indistin
ti G. PEPE, Memorie cit., voi. II, p. 124; e per l'organizzazione della Guardia nazionale cfr. G. PEPE, Relazione delle circostanse relative agli avvenimenti polìtici e militari in Napoli nel 1820 e nel 1821 a S. M. il Re delle Due Sicilie, Parigi, presso i principali librai, 1822, pp. 51 e sgg.
2) Memorie sulle Società Segrete dell'Italia Meridionale, trad. dall'inglese "ANNA MARIA CAVALLOTTI, Roma, Casa ed* Dante Alighieri, 1904, pp. 217-219.
3) G. ROSSETTI, La vita mia cit., p. 326-7.
*) N. COBTESB, Le prime condanne Murattiane della Carboneria, in Archivio storico per le Province napoletana, nuova serie, voi. XXXIV (1953-54), Napoli, 1955 e II Murai e la Carboneria Napoletana nella prima metà del 1814, in Sludi storici in onore di Gioacchino Volpe, Firenze, Sansoni, 1958, voi. 1, pp. 209-224.
s) Nella pagina che segue il frontespizio si legge; Cittadini! H momento in cui siamo, merita la vostra più seria attenzione. Leggete . I numeri tra parentesi, preceduti dall'abbreviazione p indicano la numerazione delle pagine nell'originale.