Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; ROSSETTI GABRIELE ; MOTI 1821
anno <1959>   pagina <428>
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428 Pompeo Giannantonlo
ohe la vita; una nazione che con la sua moderazione e la sua virtù ha fatto scorgere che meritala sua gloria ed è matura alla sua rigenerazione; una nazione tanto più decisamente tenace ne' suoi nuovi principii, quanto più li conosce consentanei alla ragione; una nazio­ne ridotta a pugnare per le are e pei fuochi contro mani non mosse dal cuore, contro esteri che rimanendo disfatti non hanno speranza di soccorso istantaneo: Una nazione sif­fatta (p. 45) che pugna fra le sue insuperabili rocche montuose, deve esser tanto sicura della vittoria, quanto è sicura che la sua causa è più santa di quella dell'avversario. E che potranno pochi figli del settentrione, che hanno il gelo dei loro ghiacci natii nell'anima, contro i generosi figli del mezzogiorno, nelle cui vene serpeggia la connaturai fiamma del Vesevo? Se noi volessimo consultar più il desiderio di una futile gloria, che quello di una giustizia eterna, la quale è ornai la nostra divisa, noi dovremmo desiderare... ma no: le nostre parole sien di pace, di pace i nostri atti, i voti nostri di pace; pace, pace risuoni sulle labbra di sette milioni di rivoltosi", che se mai, a quest'invito, dal sacro gabinetto de* filantropi echeggerà guerra, guerra.., allora nella santa ràbbia del patrio amore, guerra griderà Napoli, guerra la Sicilia, guerra griderà con noi la giustizia e la ragione; e noi fa­cendola senza il rimorso di avercela noi stessi attirata, mostreremo che coraggiosi quanto virtuosi sapremo conservarci ciò che acquistarci sapemmo (p, 46).