Rassegna storica del Risorgimento
OHMS FERDINAND
anno
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1959
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pagina
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438
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Angelo Filipuzzi
di Roma si fanno tradurre ora furtivamente in italiano gli eccellenti bollettini di guerra contenuti nella Allgemcine Zeitung e fatti compilare dal valoroso maresciallo Radetsky, che pochi giorni addietro si sperava ancora di poter vedere per il prezzo di 5 bajocchi rinchiuso in una gabbia e trascinato attraverso tutta l'Italia.
Martedì, 8 agosto 1848.
La Gazzetta di Roma di oggi non è priva d'interesse. Essa contiene anzitutto la composizione del nuovo ministero, che del resto non è ancora completo e che sembra essere un aborto fin da questo momento. Il conte Eduardo Fabbri, vecchio liberale, debole di spirito, è ministro dell'interno; tutti gli altri sono nullità, di cui non vale neppure la pena di ricordare i nomi. Per fortuna non si trova in mezzo a loro, come si supponeva in un primo tempo, monsignore Corbolì, uomo infinitamente equivoco e stravagante. Il conte Pompeo Gampello, ministro della guerra, si è dimesso definitivamente ed ora il ministero è ridotto ad un semplice direttore di cancelleria, che. è, del resto, un tipo discreditato. *)
Quel giornale governativo contiene inoltre una nuova miserabile protesta, fatta in nome di Sua Santità, contro le truppe austriache comandate dal tenente maresciallo Welden, sottoscritta dal cardinale C. Soglia, ed un indirizzo del medesimo autore al legato di Forlì, cardinale Martini cui viene impartito l'ordine di recarsi dal barone Welden in compagnia del principe Simonetti e di quel cretino di senatore principe Corsini2) per indurlo ad evacuare la legazione, quasi che noi non avessimo il diritto di compiere ciò che si erano permesse di fare le truppe pontificie invadendo il territorio austriaco.3)
Alla sera ci fu riunione popolare, alla quale comparve nuovamente Ciceruacchio, che era quasi ormai caduto nella dimenticanza. Ci si diresse con lui alla residenza dell'ambasciatore di Francia4) cui Sterbini consegnò un indirizzo in nome del popolo romano, per implorare l'aiuto della vicina repubblica. Sua Eccellenza rispose sottolineando le simpatie del suo paese per hi questione italiana e pare inoltre che si sia anche espresso in modo del tutto impegnativo per l'intervento.
Mercoledì, 9 agosto 1848.
Nei giornali romani di oggi non c'è nulPaltro se non robaccia e rodomontate* Welden avanza; si sa già che occupa Cento e che fece procedere il duca di Modena verso i suoi Stati fowq*ìgK fedeli.
2) Vedi in n. 154 della Gazzetta di Roma dell'8 agosto 1848, parte ufficiale, il comunicato relativo alla formazione del nuovo ministero. Per la sostituzione del Campello il comunicato dice: E stato poi nominato direttore temporaneo del ministero delle armi il signor Gaetano Cagioni, avendo già S. S. ammessa la dimissione del signor conte Pompeo di Campello .
aJ II principe Tommaso Corsini (1767-1856) era stato ambasciatore del granduca di Toscana presso il generale Bonaparte (1796) e presso re Napoleone (1805). Fu a Parigi membro del senato e conte dell'impero, a Roma senatore nel 1818 e nel 1847 ancora senatore e capo del nuovo municipio romano. Non aderì alla costituente dopo la fuga di Pio IX e dopo il suo ritorno fa membro della consulto. Il severo giudizio pronunciato qui sopra è probabilmente dovuto alla parte, che il principe assunse più. volto durante le manifestazioni popolari romane degli anni 1847 e 1848, al cui proposito cfr. anche A. FIUPUZKI, Pio IX ri*., pp. 227 o 230.
3) Cfr. il testo della nuova miserabile protesta e dell'indirizzo al legato di Forlì nella Gazzetta di Roma dell'8 agosto 1848. Essi sono stati pubblicati anche dal generale Welden, il quale ricevette i tre messaggeri a Rovigo, nelle citate memorie, pp. 35 sgg.
') La residenza dell'ambasciatore di Francia negli anni 1848 e 1849 era a Palazzo Colonna.