Rassegna storica del Risorgimento

ROMA ; MINUTI LUIGI ; MUSEI
anno <1959>   pagina <449>
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I fondi archivistici del Museo centrale del Risorgimento 449
cacciato dentro il Fascio di Scicli per dargli un'impronta repubblicana... Alcuni di questi Fasci fanno questione di pane e lavoro, di occupazione, di mercede, e possono chiamarsi società di mutuo soccorso, quando non sono delle confraternite addirittura in mano di qualche galoppino elettorale o di qualche onorevole-Gol tempo però tutti questi Fasci possono formare una forte organizzazione del proletariato siciliano e con programma unico; per ora sono in formazione . La situazione lombarda è descritta, invece, dal De Andreis, il 20 luglio 1894 ; la lotta con socialisti e democratici cavallottiani non si vuole, però, inasprire nel settore operaio, perchè ai sente che le posizioni repubblicane si indeboliscono sempre più. I partiti intransigenti scriverà il 28 agosto 1897 Torello Bar-talesii quali non camminano coi tempi, non hanno senso pratico, e son quindi inutili e dannosi .
Vengono i moti di Milano e dal rifugio di Parigi scrive, il 21 ottobre 1898, Giovan Battista Pirolini, perchè non si deve essere ridicoli al cospetto della storia rispondendo col pianto alle bastonate ricevute .
Abbiamo cercato di spigolare qua e là fra una corrispondenza, che tocca, naturalmente, molti altri argomenti, dall'astensionismo parlamentare all'oppo­sizione alle guerre d'Africa e alla spedizione albanese di Bicciotti Garibaldi, dall'organizzazione del Partito repubblicano italiano ai giudizi su Mazzini e sul suo pensiero. Non potrebbe essere diversamente, quando si pensi che fra i corrispondenti di Luigi Minuti sono: Publio Angeloni, Antonio Angiolini, Fran­cesco Armelani, Valentino Axmirotti, Domenico Barilari, Francesco e Salvatore Battaglia, Exgisto Bezzi, Edoardo Bollazzi, Giovan Battista Bosdari, Giovanni Bovio, Vincenzo Brusco Onnis, Innocenzo Cappa, Eugenio Chiesa, Napoleone Cola Janni (33 lettere, 1888-1914), Federico Comandini, Giovanni Conti, Fran­cesco Corso, Epaminonda Farmi, Bortolo Federici, Giovanni Ludovico Fossati, Federico Gattorno, Giuseppe Gaudenzi, Arcangelo Ghisleri, Andrea Gianneui (56 lettere 1876-1895), Pasquale Gibelli, Antonio Mani (36 lettere, 1884-1894), Jessie "Wbite Mario, Vittor Ezio Marzocchini (52 lettere, 1880-1901), Giuseppe Mazzatmti, Giovanni Micèli, Virginia Paganini Blucher, Vilfredo Pareto, Gia­cinta Pezzami} Rodolfo Rispoli, Giovanni Rosadi, Ettore Socci, Pio Viazzi, Leopoldo Viglione (22 lettere, 1884-1904), Ettore Vallo, Luigi Zuppetta. *)
Lasciamo le questioni di partito, di organizzazione operaia, di raccolta di fondi, e leggiamo quel che scriveva, il 21 luglio 1905, Giuseppe Mazzatinti, venti­lando l'idea di pubblicare l'epistolario di Giuseppe Garibaldi: So che da Roma partirà l'iniziativa delle onoranze a G. Garibaldi pel 7 luglio 1907: ho scritto ed ho chiesto: - Quali onoranze? Di monumenti e discorsi, no. Io penso che l'Uomo debba esser ricordato in ben altra e degnissima maniera: si raccolga la sua corrispondenza, s'illustri di postille e di note (il puro necessario) e si pubblichi . Aggiungiamo, per unire, che ira le carte Minuti sono conservate due foto-grafie di Vittorio Emanuele IL EMILIA MORELLI
1) La bibliografia sul partito mazziniano è assai scarsa. Rimandi-amo a ELIO LODOLIW, La scuola sociale italiana, in Rassegna storica del Risorgimento, a. XLII (1955), pp. 337348; L'organizzazione del partito mazziniano italiano in Italia e all'estero agli inizi del secolo XX, Ibidem, a. XLI (1945), pp. 398-403; Mediterraneo, Adriatico, intervento nella politica del partito mazziniano italiano (1900-1918), Ibidem, a. XXXVIII (1951), pp 473-486. Accenni vari, naturalmente, in tutto le opere che trattano delle origini del socialismo.