Rassegna storica del Risorgimento

FRANCESCO IV DUCA DI MODENA E REGGIO ; MENOTTI CIRO
anno <1918>   pagina <652>
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639 G. Sforni
Francesco IV, quando l'Austria gli spianò le vie del tòlorno lo
far faggìre il Menotti e dalla bocca loro no incese 11 rjwcontoA Secretisaima per- sona venne da Modena a Mantova (cosi scrive) e quindi convocati hi notturna
* conventicola i liberali elle vincolo e lega avevano colTinMce Menotti, offre per il custode delle carceri del castello, per parte della famiglia Menotti, il valsente di
* mille effettive doppie di Spagna, se trafugar lo lasciasse, lui pure partendo insieme, che coi messa della fuga tutte era in pronto. Stava solo di eleggere fra gli assem- orati colui che pel ano ardiménto ne assumesse l'incarico. Titubanti gli amici per l'asprezza del pericolo, s'offre Attillo Partesotti senza esitazione, pel suo coraggio o pel sentimento che nutriva pei' l'infelice amico. Egli dunque, di fitta notte,
* tutto Imbacuccato nel ricchissimo suo mantello, portasi su la porta del castello, manda pel custode, ohe non esita a venire. Fa la proposta, e noto che per feti* cita di natura, era pure ventriloquo, por restar più celato. Il custode resta sospeso, poi risponde : Rifletto queste notte, e domani, chiunque voi siate, hisoiatovi vedere. Partesotti insiste sulla pronta decisione: quello essere il momento favo-
< revole. E vano. Quand'ecoo, itosene a vuoto il tentativo, e soppressa la. rivoluzione di Modena, Il Buca, tornando da Vienna, riprende l'infelice Menotti, che poi venne consegnato ni carnefice, che lo strangolò. Fu questo fatto condotte con tanta segre* tesaia e cautela, che rimase sempre ignoto alla Polizia :eil il profosso del castello, ohe era tedesco, nulla mai manifestò ; evidente segno che era disposte ad accettare
< il partito. Messo agli arresti il Marchese [Odoardo]. Talenti Gonzaga per la (riovine Italia, in una provata alienazione mentale, di cui anello prima putiva, essendo anche stato giudizialmente interdetto, appalesava di molte cose, intra le quali il fatto tentativo per la liberazione di Menotti, per cui era stato causa dell'arresto di tutti gli individui che ho nominati [un Bobulotti di Bozzolo, un. Prodieri e un Reggiani di S. Benedetto di Po, Gian Francesco Marchesi e il conte Giuseppe Arj.ivabene,tuttidi Mantova). {Putti se la cavarono, meno il profosso, che ebbe a sostenere un confronto col Partesotti; ed in conseguenza dell'omessa
* rivelazione, il titubante e poco scaltrito tedesco ebbe a riportarne la pena di venti anni di davo carcere in Gei-mania . Gir. Un anno di prigionia in Milano. reminiscenze politiche ozerete del maestro AGOSTINO CUGO-IOIA, Bergamo, -jjtpò-grafia Pagnoncelli, 1866, pp. 134-136.
Cesare Oantft, ohe ebbe tra le mani quel processo, cpsfcdesorive il tentativo I 4 Mentre Giro Menotti stava nelle prigioni di Mantova, Francesco (correggi : Gin-3 seppe] Arrivabene, li marchese Odoardo Valenti [Gonzaga], Gianfrancesco Mar- cliesi ed altri di quella citta avevano cospirato per liberarlo, al qua! fine il ricco modenese Giulio Regglanlni aveva disposto quaiantamila franchi, la cui erogazione devo ancora fare arrossire taluno. Tentossi sedurre il profòsso' An Ionio Szarvas ; Attillo Partesotti andò a forgitene la propostetene, e non riuscito, si pensava liberarlo a forza, mentre da Mantova era ricondotto a Modena, Ma
* la spedizione essendosi fatta di giorno, essi non osarono. Saputasi l'ordita, i con- giurati furono presi e a Milano si dio comlnciamento ad un lungo processo . Ofr. CAUTÙ O, Dell'ìmlipcndiìnm italiana cronistoria; U, 286. B Canta, affer­mando che l'erogazione delle quarantamila lire, donate dal Reggianini per la fuga