Rassegna storica del Risorgimento

FRANCESCO IV DUCA DI MODENA E REGGIO ; MENOTTI CIRO
anno <1918>   pagina <653>
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GWò Menotti e il Buca di Modena 653
rivolle a Modena con sé, per poi impiccarlo.1 Infatti Giacomo Stan-zani, tenente della seconda compagnia de'granatieri, dietro ordine del Supremo Comando generale militare , il 22 d'aprile si condusse alla Moglia onde ricevere dagli Imperiali Austriaci il detenuto Giro Menotti, clie gli fu consegnato il giorno appresso alle ore otto *e mezzo antimeridiane . Il trasporto venne fatto dal vetturale Giu­seppe Prandini con due legni , uno a quattro cavalli , dove fa messo il Menotti, l'altro con un sol cavallo Lo scortava il Bolo-gnesi, maresciallo d'alloggi, con dieci dragoni, cinque de' quali a cavallo. Lo Stanzoni, nel dar conto di quanto aveva opera Lo, così chiudeva il rapporto: Si unisce vaa carie di prospetto di spese e * ricevute, non che una lettera diretta idìÈ. moglie dello stesso Me­
de] Menotti. deve ancora fare arrossire taluno 5 non fa elio ripetere,, senza, peraltro, provarla, una vecchia accusa eli Sfriseppe Campi, che trovò un'eco in Atto Vannuooi : Il capestro di Ciro Menotti d'evia da molti anni turbare l sonni a più di nn Vile e rimorderne la coscienza . Ofr. YANHIÌOOI :;,, 1 Mar­tiri dalla Liberia ita-lima, Milano, Bortòlofctì, 1880; II, Ti. Bai .storia vera do' tentativi l'atti per aprirgli le porte delle carceri di Mantova sta in questa lettera di Giuseppa Arriva bene, del 16 luglio ISSO ; dove si tocca anche del danaro, puntualmente restituito. Tradotto il compianto Ciro a Mantova, ottenni con da* naro imo scambio di vlgìiettl, fino a che mi fu proposto di: farlo fuggire dal. carcere. Bbbi da Modena danaro a tal uopo. e trattarne! del modoaljorohètutt'a À-ga* foa'tto lei fu tradotto nelle earceri militari M S, 'Sebastiano. Anch-? di ih qual- ohoduno si offerse di farlo uscirò : ma questa pur troppo era una moni utopia.
< Eravamo alla disperatone : se non che sapendo che doveva Menotti essere tra*
< dotto a Modena, un ParfcesoiibY d'infame, memoria,, molto più tardi a Parigi agente segreto dell'Austria, ma ohe in quo' tempi eravamo lontani le mille miglia dal sospettarlo, et assicurò ohe. egli aveva mezzo di sapere il ; giorno, e. Fora In cui Menotti sarebbe partito da Mantova. TSoa. andò guari che PartesottT ci in* dico il giorno, ohe più non mi ricordo, non glie l'ora noi mezzo della notte; Otto juuici miei si radunarono nello pròne ore della notte in, casa mìa. fra Gonzaga e Seggiolo, formi nel disperato proposito li strapparlo con la forza dalla mano
< della scorta. Ma Partesotti ft c'ingannò, o tu Ingannato, perchè il prigioniero fu tradotto di pieno giorno, o gli amici miei, com'era naturale, si erano giù sban* dati. Dopo II triste fatto consegnai il danaro avuto da Modena a Giuseppe Pro- dieri, che lo foce tenere in Bologna alla vedova ed ai figli, i quali tutti poi vidi a Goveroolo nel *48. Là, a ricambiammo pai-ole e di dolore oiiamicizia,*..
La frase è di Giuseppe Mandai. e 33 secondo [tradimento regio nelle coso '.d'Italia] era quello di Francesco IV. duca di Modena, il quale avea prò-4 Mio la con.gii.ra, tessuta in suo nome dal povero Ciro Menotti, poi, almomento dell'esecuzione, lo avea iissalifco contorni u tratto prigione, fuggendola Man* te va, per poi impiccarlo quando l*Austria gli spianò le vie del ritorno . * zm GM Sortiti inediti e inediti, Milano, Duelli, 1801 ; I, 46.
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