Rassegna storica del Risorgimento
FRANCESCO IV DUCA DI MODENA E REGGIO ; MENOTTI CIRO
anno
<
1918
>
pagina
<
656
>
656
G. Sfora*
IV.
Nelle carceri di Mantova, dovè il Menotti restò dalla sera del 6 febbraio alla mattina del 23 aprile, ebbe libri, fuoco e licenza di servirsi del denaro proprio , comprò una grammatica tedesca e prese a studiar quella lingua. Avendo poi il conte Giuseppe Arrivabene guadagnato uno de' custodi, potè ricevere biglietti e lettere, e scriverne e mandarne egli stesso, servendosi d'inchiostro simpatico, per maggior sicurezza e cautela. Il tenente Stanzani gli tolse una lettera diretta alla moglie , che il cancelliere Lugli asserisce in data del 16 aprile 1831 ; il capo custode Boselli gli trovò in dosso tre let- tere, due della di lui moglie e in una di esse di lungo scritto di carattere dèlio stesso Menotti, la terza del padre di lui . Che intende dire con quel lungo scritto di carattere dello slesso Menotti ? È un'altra lettera del Menotti alla moglie? È uno scritto del Menotti aggiunto sopra una lettera della moglie a lui? È uno scritto separato del Menotti, messo dentro una lettera della moglie?
Atto Vannucci ebbe notizia di una lunga lettera che Giro scrisse, in francese, dal suo carcere, ai 33 aprile 1831, a una donna che egli chiama ma bonne, e che dicesi fosse la sua dilettissima sorella Vir- ginia. L'originale è a Firenze nella magnifica raccolta di autografi
dell'illustre scultore Emilio Santarelli ' La lettera non andò al
suo destino. Non so per quali vicende giungesse nelle mani di un sergente membro della Commissione destinata a condannare il povero Ciro. Il sergente in appresso la vendè per poche lire all'a v- vocato Menozzi, dal quale passò in ultimo ad arricchire la raccolta del prof. Santarelli.2 TI Vannucci ne fece trar copia, ma senza pubblicarla. Fu il Silingardi il primo a metterla alla luce.a Per gli amici superstiti del Menotti era una conoscenza vecchia j il prof. Ge-miniano Grimelli ne aveva anch'esso una copia ; altri ricordavano di averla Ietta. L'averla però comprata Tavv. Giacinto Menozzi, patriota reggiano e raccoglitore appassionato d'autografi, da Pietro Tebaldi, sergente cadetto del R. Battaglione Urbano Provinciale, che
11l Santarelli al ammogliò da Vecclilo e marno granito'di cervello con una donna molto inviale, In. quale, lui vivo, por non aver noie, bruciò buona porte degli autografi ; gli nitri furono, dopo la stia morto, venduti all'asta e dispersi Ignoro quo! sorte sia toccata questa lettera autografo del Menotti
3 VANHOCOI A., / Martiri della Libertà italiana. [6* edizione] j HI, 29*80. IJLSamÀRTO G., Op. di, pp. 265-269.