Rassegna storica del Risorgimento

NATALI GIOVANNI
anno <1959>   pagina <514>
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Vita deirIstituto
il Presidente dell'Associazione interregionale della stampa dott. Valenti ni, il conte Sabini, il Presidente dell'Associazione degli Industriali dott. De Chirico, il Preside dell'Istituto Tecnico G. Cesare prof. Lovero. Sono stati eletti revisori: il dott. Andreassi, il prof. Nicola Dell'Andro, il dott. Sgarra.
Fanno parte di diritto del Consiglio: il Soprintendente bibliografico prof. Caterino in rappresentanza del Ministero della Pubblica Istruzione; il prof. Fantasia per l'Ammini­strazione Provinciale: il generale. Magli per la Dante Alighieri ; il prof. Rodi per l'Uni­versità Popolare.
Il nuovo consiglio direttivo, adunatosi la sera del 10 ottobre, sotto la presidenza del prof. Saverio La Sorsa, ha rieletto per acclamazione presidente del Comitato il prof. Miche­le Viterbo. Al suo indirizzo il Magnifico -Rettore dell'Università, prof. Ricchioni, ha rivolto un caldo saluto, sottolineando l'opera animatrice del Comitato barese e del suo presidente. Nella stessa seduta è stato tracciato uu bilancio dell'opera svolta e delineato il programma per l'avvenire.
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La Gazzetta del Mezzogiorno del 6 novembre u. s. ha dato notìzia della conferenza, tenuta il giorno precedente dal Presidente del Comitato, Con una interessante prolusione sul tema Cento anni fa a Bari e nel Regno di Napoli , Pcucezio (Michele Viterbo) ha inaugurato l'anno culturale 19591960 dell'Università Popolare, aprendo il ciclo delle celebrazioni per il Centenario dell'Unità d'Italia.
Presentato al foltissimo e scelto uditorio che gremiva la Sala Consiliare del Comune dal presidente dell'Università Popolare prof. Rodi, l'oratore ha tracciato un quadro molto efficace dell'epoca e della Bari di un secolo fa. Con raffinato gusto del particolare e della natura psicologica dei personaggi, il prof. Viterbo ha introdotto gli ascoltatori nel clima e nel periodo borbonico del quale ha analizzato con documentata obiettività di studioso gli aspetti positivi e negativi Gustosi aneddoti e rigorose citazioni storiche, raccontati con verve ed efficacia, hanno consentito all'uditorio di sfogliare una delle pia signifi­cative pagine del passato remoto di Bari e del Mezzogiorno, che ebbe nei Borboni, Sovrani un po' frivoli e trascurati, almeno dal punto di vista del clima che regnava presso la Corte, monarchi che infarciti di pregiudizi rallentarono lo sviluppo del Sud accumulando una ricchezza stagnante e inattiva (pari al 65 per cento di tutta la ricchezza italiana dell'epoca), e che in sostanza avrebbero potuto fare molto di pia per il loro regno. Tuttavia, della loro opera ha osservato Pcucezio una parte è da salvare, obiettivamente, se non altro perchè, pur con il loro regnare allegro e disinvolto, i Borboni riuscirono a cancellare dal Sud il marchio impresso dalla dominazione spagnola e austriaca.
Una prolusione che ha interessato e nello stesso tempo appassionato il pubblico, che ha tributato all'oratore vivissimi applausi .
La giunta esecutiva del nostro Comitato, riunitasi il 12 dicembre u. s., sotto la presi­denza di Michele Viterbo, ha innanzi tutto espresso il suo compiacimento per l'iniziativa presa dall'Università degli Studi, che, prima in Italia, ha istituito premi di laurea da conferire ai migliori lavori sulla storia del Risorgimento, con particolare riguardo al Mezzo­giorno.
Il Presidente ha poi comunicato che il 30 dicembre avrà inizio l'annunciato ciclo di conferenze celebrative del centenario dell'Unità Nazionale, con quella del scn. prof. Raf­faele Ciasca, dell'Università di Roma, su L'insurrezione pugliese e lucana nel 1860 .
Parteciperanno ai 1 ciclo di conferenze'Storiche (dicembre 1959-marzo I960) i professori: Nino Cortese, della Università di Napoli, che parlerà su / Borboni di Napoli', Mario Sansone, dell'Università di Bari, su Ignazio Ciaja Luigi Salvatorelli, dell'Accademia dei Lincei, su II Mezzogiorno e l'Unità; Franco Valsecchi, dell'Università di Roma, su La politica estera del Conte di Cavour al tempo deWimpresa dei Mille,
Dal marzo al giugno si svolgerà un secondo ciclo. Il Comitato si propone di celebrare ad Altamnra la storica data del 7 settembre 1860.