Rassegna storica del Risorgimento

anno <1960>   pagina <8>
immagine non disponibile

8
Renzo De Felice
H fatto di essersi decisamente scliierato con l'ala liberale della Philadd-pkia Phìiosophical Society e, soprattutto, di mantenere, anche qui, strettì rapporti con la rappresentanza diplomatica francese (specialmente con J.A.-J. Fauchet) gli alienò varie amicizie, e* cosa ben più grave, gli allontanò molti clienti. Tra l'altro, fece naufragare per la seconda volta (pare per l'opposizione degli ambienti anglicani) il suo progetto per il monumento alla libertà americana. In queste condizioni non vi era che riattraversare l'Oceano e cercare rifugio nell'unico paese che poteva accoglierlo a braccia aperte. Il 15 agosto 1795 Giuseppe Ceracchi sbarcò a Bordeaux, donde raggiunse subito Parigi.
Nella capitale della Rivoluzione, pur frequentando gli ambienti artistici (a questo periodo risale, per esempio, la sua amicizia con Topino Lebrun) e svolgendo una certa attività come scultore, egli si dedicò soprat­tutto all'azione politica. La sua fama di artista e di perseguitato politico e le commendatizie fornitegli dall'ambasciata francese negli Stati Uniti gli aprirono molte porte e gli procurarono molte importanti amicizie e relazioni. In particolare, entrò subito in rapporto con Carnot e, attra­verso lui, con Rewbell e Barras.
Aspirazione del Ceracchi era di divenire una sorta di consigliere ufficiale del Direttorio per gli affari italiani e romani in particolare. A questo scopo egli sottopose al Direttorio e al Ministero per gli Affari Esteri varie memorie sulla situazione della penisola. Queste, molto numerose e, sembra, redatte in collaborazione con un amico francese, un eerto Ser-vier, furono dapprima accolte con un certo scetticismo e fors'anche sospetto: parecchi erano in quei giorni gli Italiani, che sottoponevano al governo francese i loro progetti più o meno strampalati e le loro analisi più o meno ottimistiche e fantasiose della situazione italiana e della naturale predisposizione degli Italiani per la libertà. Solo dopo qualche mese, quando a Parigi si pensava ormai seriamente alla possibilità di condurre una decisa azione militare in Italia, esse incominciarono a suscitare qual­che interesse nei militari del Direttorio. Vedremo più innanzi come Barras ne parlò al Bonaparte e come questi se ne entusiasmò subito.
Alcune di queste proposte e di queste memorie sono conservate negli Archivi nazionali francesi, nel testo originario o nel sunto fattone per i membri del Direttorio, *) altre, tra cui una molto importante del 1 frut­
ti ABCOTVES NAOTOSALBS-PÀBIS, AF III, 77, estratti dalle memorie al Direttorio-dei termidoro e fruttidoro IV, soprattutto 3ì quella del 1 fruttidoro; AF III, 185, u) G. Ceracchi a L. Carnot, Parigi 4 piovoso IV, biglietto autografo in italiano con cui sollecita risposta alla sua precedente memoria (del 28 nevoso); 6) Reponse aux diverse* óbjeciwns qui m'ont H6 faites par lo citoyen Carnot le S pluvìose fan 4 do la République, Paris, 9 pluviose IV (811): e) sunto (in data.28 piovoso TV) di un biglietto di 6. Geracohi