Rassegna storica del Risorgimento

anno <1960>   pagina <13>
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Giuseppe Ceracchi 15
torio le truppe francesi: in tre giorni con o senza l'approvazione del gran duca si sarebbe dovuta occupare Firenze e subito dopo Livorno. Sulla necessità di occupare Livorno il Ceracchi tornò insistentemente in più. memorie, dimostrando notevole comprensione dell'importanza strategicopolitica di quel porto. In quella del 9 piovoso scrisse: L'im-portance du port de Livourne exige tous les soins du Gouvernement et la plus grande justesse dans les mesures, non seulement pour s'en empa-rer, le qui est facile à faire du coté de terre, mais pour y saisir les vais­seaux anglais qu'on peut y surprendre en faisant défiler sans bruit une colonne de quatre ou cinq mille hommes par la rivière de Génes. Des petites felouqnes pouxraient aussi en cotoyant por ter des canons et des obusiers sans ètre appercues des anglais à qui une manoeuvre de quel-ques vaisseaux de ligne pouxraient en mème temps donner une diver-sion. Je ne crains pas d'insister sur un point d'où dépend le renverse-ment des forces navales de l'Angleterre dans la Mediterranée. livourne est le depot de tous ses approvisionements dans cette mer, Livourne est le comptoir qui entretient son credit et qui lui fait tous les fonds dont elle a besoin. Livourne enfin est l'arsenal où ses vaisseaux vont réparer leurs avaries . Dopo di che si sarebbe potuto avanzare senza alcun rischio su Roma da due lati, per SienaViterbo e per Perugia-Spoleto.
Né a questo si limitavano i consigli dello scultore. Parecchia atten­zione egli prestava anche alla pronta organizzazione dei territori occupati e alla loro repubblicanizzazione. Queste dovevano essere affidate soprat­tutto ad Italiani. E necessario scriveva nella memoria del 28 ne­voso avere un gran numero di Commissari al seguito dell'armata, per abbracciare l'insieme delle operazioni necessarie alla riuscita di questo piano. Bisogna soprattutto scegliere dei veri patrioti che non distruggano la bellezza del disegno, ritardandone o sconbinandone l'armonia . Per l'organizzazione di questo corpo di commissari egli offriva anzi i suoi personali servigi e la sua conoscenza della situazione italiana e degli ambienti più vicini alla causa francese.
Riassunti così nelle loro linee generali gli argomenti con cui il Cerac­chi consigliava al Direttorio l'invasione dell'Italia e il piano militare da lui proposto per realizzarla nel più breve tempo, viene naturale doman­darci anche prescindendo dalla fortuna che arrise loro che giudi­zio si deve formulare su di essi. Non, ovviamente, un giudizio aggettivo* sull'aderenza cioè alla realtà italiana del quadro, tracciato dal Ceracchi, che sarebbe qui fuori di luogo e che comporterebbe un lungo discorso sulle fonti di informazioni dello scultore e sull'evoluzione della situazione italiana di quegli anni, ma aoggettivo, riferito cioè alla sua personalità. L'Angeli ha preso le mosse dalla memoria del 28 nevoso per coprire lo