Rassegna storica del Risorgimento

anno <1960>   pagina <26>
immagine non disponibile

26
Renzo De Felice
vincoli di amicizia e di stima lo legassero al Bonaparte e che dimesti­chezza vi fosse tra di loro.T) Lo stesso Napoleone ebbe a ricordare nelle sue conversazioni con il Las Gasasi l'adorazione che lo scultore nutriva per lui. Questa amicizia e questa stima 3) gli avrebbero potuto fruttare la gloria e il denaro: sappiamo che il Primo Console gli offrì il posto di primo scultore del governo con un assegno di dodicimila franchi annui. *) Esse non furono, però, sufficienti a far dimenticare al Ceracchi i suoi principi giacobini. Quando fu chiaro che il Bonaparte marciava imperterrito verso la dittatura personale, Pamicizia cessò, l'adorazione si trasformò in odio verso il tiranno, da cui, in ogni modo, bisognava salvare la Repubblica. Sulla vera consistenza e sui retroscena dell'attentato contro il Primo Console che avrebbe dovuto aver luogo la sera dell'I 1 ottobre 1800 all'Opera di Parigi e che portò a numerosi arresti: la sera stessa, in teatro, dei due presunti esecutori materiali, il Ceracchi e Giuseppe Diana,5) nei giorni successivi di molti altri indiziati, francesi ed italiani in mag­gioranza, poi rilasciati e che, infine, portò al processo di parte di essi davanti al tribunale criminale di Parigi e alla condanna a morte di Giu­seppe Ceracchi, Joseph Arena,6) Dominique Demerville e Francois Jean Baptiste Topino-Lebrun8) non è stata ancora fatta comple­tamente luce. "* Così come i contemporanei, anche gli storici non si sono
1:) II Bonaparte, divenuto Primo Console, pare anzi si seccasse della camaraderie ostentata con lui dal Ceracchi e lo facesse invitare da David a non ostentarla cosi in pubblico.
2) COMTE DE X,A. CASAS, Memorivi de Saintr-Hhhne, a cura di DUMAY, Paris, 1958, p. 372.
3) Q Ceracchi godeva dell'amicizia e della stima anche di Luciano Bonaparte, cfr. L> J. GOIIIER. Mémoires, I, Paris, s. d., pp. 344-45.
4) G. HUE, Un complot de polìce sous le Consulat: Ut conspiration de Ceracchi et d'Arena, in Le Correspondant, 10 ottobre 1909, p. 143.
s) Giuseppe Diana, notaio di Ceccano, aveva 2728 anni. Durante la Repubblica Romana era stato questore municipale e aveva combattuto contro i Napoletani.
6) Joseph-Antoine Arena (1771-1801), fratello di Barthélemy, corso. Aveva fatto parte del Consiglio dei Cinquecento ed era molto amico di Saliceti. Al processo si parlò di luì come di un robespierrista.
7) Dominique Demerville, era stato funzionario dei comitati di Sicurezza Generale è di Salute Pubblica: era segretario di Barcre (anche lui arrestato e poi rilasciato).
8) Francois-JCJIII-Bapliste Topino-Lebrun (1769-1801), pittore marsigliese di sentimenti giucobitii, giurato del tribunale rivoluzionario; era stato a Roma all'Acca­demia diFrancia.
'*) ti processo durò dal 17 al 19 nevoso IX; la sentenza del tribunale criminale di Parigi (confermata dalla Cassazione il 9 piovoso IX) condannò o morte Arena, Ceracchi, Demerville e Topino-Lebrun e assolse Diano, A. Daiteg, D. Lavigne, M. C. C. L. Ftuney. Arrestati per breve tempo erano stati, tua gli altri, i romani L. Angeloni, P. Bonclli, E. Martelli, C. Romiti e E> Q. Visconti (che al processo fu uno dei due testimoni a disca­rico del Ceracchi l'altro fu David - - limitandosi, però, ad affermare di conoscerlo1 solo come artista !).