Rassegna storica del Risorgimento
anno
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1960
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pagina
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27
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Giuseppe Ceracchi 27
trovati d'accordo sulla sua valutazione: per alcuni, si sarebbe trattato di un gesto intemperante di un piccolo gruppo di esaltati e di faziosi, senza alcuna vera importanza e che, soprattutto, sarebbe stato montato ad arte dal Fouché per favorire i maneggi politici del Primo Consoie, desideroso di trovare un pretesto per arrogarsi poteri straordinari e far piazza pulita dei suoi oppositori (specie dopo che un nuovo attentato, quello della machine infernale , offrì il destro di mettere in un unico calderone realisti e giacobini1)). Per altri, invece, si sarebbe trattato si di un gesto intemperante di un piccolo gruppo di esaltati e di faziosi, ma maturato ai margini di qualcosa di ben più serio ed importante: di un tentativo di colpo di stato in cui sarebbero state impegnate figure di primo piano del mondo politico e militare francese. -)
Che il Bonaparte sfruttasse al massimo tutte le possibilità offertegli dalla scoperta della congiura è pacifico, cosi come è pacifico che Fouché cercasse di montar tutto l'affare. 3) Alla luce di due testimonianze fin qui trascurate pensiamo però che siano più nel vero coloro che ricollegano in qualche modo l'attentato mancato dell'I 1 ottobre ad un più vasto movimento antibonapartista. Ci sarebbe anzi forse da chiedersi se lo zelo messo in atto dal Fouché fosse solo dettato dal desiderio di fornire al gioco politico del Bonaparte un'ottima carta o non piuttosto da quello di coprire con esso (chiudendo al tempo stesso alcune bocche pericolose) proprio una sua intelligenza con gli ambienti in cui la congiura era maturata. *) Le due testimonianze a cui abbiamo accennato pur contrastando nella valutazione del ruolo e della personalità dello scultore s) ci sembrano altresì importanti perchè fanno, finalmente, giustizia delle accuse di follia , faziosità , intemperanza , ecc., sin qui rivolte dai più al Ceracchi e alla congiura nel suo insieme. Le due testimo
ne HUE, art, cit. J. SAVANT, Tel fut Fouché, Paris, 1955, pp. 95-96.
2) F. MASSON, Les complot jacobins au lendemain de Brumaire, in Revue Napolèo-nicn/u 1929, I, pp. 4-28; L. MADELIN, Le Consulta, Paris, 1939, pp. 41, 48, 68. Dello stesso parere è, sostanzialmente, l'ultimo studioso che si è occupato del complotto, J, Tsmv, La machine infernale, Paris, 1952, pp. 32-54.
*) Mémoires de BOOJUENNE, II, Paris, s. d, pp. 355-58.
*) Nel corso del processo e negli ambienti ben informati furono fatti i nomi di fouché, Saliceti, C-arno t. Barare, Chandieu, Rossignol, Lasur, Masscna, Bernadotte e Brune. Cfr. Procès ecc., est*,pp. 46, 272; Mémoires da comie MIOT ni: MEMTO, I, Paris, 1858, pp. 328-333, 369-377; per altre notizie si vodano pure i Mémoires de FotiGHÈ, Paris, 1945, pp. 146-150.
fi) Il giudizio sostanrialmcnte negativo dell'Angeloni appare, però, un po' sospetto: il frusinate sembra, infatti, un po' troppo interessato ad assegnarsi nel panorama generale della congiura una parte ohe in realtà non sembra abbia avute e al tempo stesso a vantare il suo uomo, il Diana, in contrapposizione al Ceracchi die, invece, era stato scelto da altri.