Rassegna storica del Risorgimento
NAPOLEONE I ; FRANCIA
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Carlo Ghisalberti
rivoluzione operata nel triennio giacobino nell'ambito delle amministrazioni locali.1)
Il territorio delle diverse repubbliche, in piena analogia con quanto era stato fatto in Francia dalla costituzione dell'anno III, venne diviso in un certo numero di dipartimenti, a loro volta distinti in cantoni o distretti, e questi in comuni o municipalità. I dipartimenti erano retti da un'Amministrazione centrale, composta da cinque membri o da tre, secondo le costituzioni, eletti dal popolo e rinnovabili parzialmente ogni anno. I cantoni si componevano di almeno una municipalità, che era retta da un'apposita amministrazione municipale, costituita da un numero variabile di persone, secondo l'importanza del comune, riunite, a loro volta, in comitati incaricati di presiedere collegialmente alle varie branche dell'amministrazione stessa.2) Sopra ogni municipalità vi era l'amministrazione del cantóne, composta da rappresentanti dei comuni dipendenti, riuniti in un'apposita assemblea, avente, però, poteri limitati alla materia tributaria e a qualche altro oggetto particolare.3* Salvo varianti di poco rilievo, veniva ripetuta la struttura delle amministrazioni locali francesi.4) Poste sotto il diretto controllo e la rigida vigilanza del potere esecutivo, le amministrazioni locali non potevano
1) Sul triennio rivoluzionario cfr. il mio volume Le costituzioni giacobine, Milano, 1957, con ampia bibliografìa.
2) I poteri di queste amministrazioni erano ben definiti. Cfr. per esempio l'art. 196 della costituzione ligure: Le amministrazioni municipali sono incaricate: 1) della conservazione dei fondi pubblici e della riscossione dei redditi di quelli che la legge prescrive; 2) di tutto ciò che riguarda le acque, i ponti, le strade, l'annona, le vettovaglie, ornato, spettacoli, sanità, porti, rade, confini, e pie istituzioni a norma di legge; 3) di fare osservare i regolamenti che la legge prescrive per la guardia nazionale; 4) di mantenere il buon ordine e la tranquillità interna; 5) di vegliare alla sicurezza ed alla salubrità delle carceri . Norme di applicazione del dettato costituzionale furono la legge del 7 aprile 1799, che stabiliva il controllo dell'esecutivo sull'attività delle municipalità (cfr. Raccolta delle leggi e degli aùi del Corpo legislativo detta repubblica ligure dal 17 gennaio 1798 anno I detta ligure libertà, voi. Ili, p. 156), e quella del 14 aprile del 1799 che ne precisava meglio le attribuzioni riducendone la discrezionalità (cfr. Raccolta delle leggi e degli atti cit., voi. Ili, p. 195).
3) X poteri delle assemblèe di cantone non erano troppo definiti, a differenza di quelli delle municipalità: così, infatti, l'art 203 della costituzione ligure si limita ad affidare loro solo la ripartizione dei tributi e le altre eventuali funzioni che in futuro sarebbero state ad esse attribuite dalla legge.
4) A. AULAHO, Histoire polilique de la revolution francaise, VI ed ir.., Parigi, 1926, pp. 506507. Sulle amministrazioni locali in. Francia all'epoca della costituzione dei-Panno III, cfr* A. SATTTA, Le costituenti francesi del periodo rivoluzionario, Firenze, 1946, pp. 244-245: J. GODKCMOV, /.cs institutions fra acni ses sous la revolution et l'Empire, Parigi, 1951, p. 407 e segg.J 6. LEEEBVEE, La revolution frangaise, Parigi, 1951, p. 446; G. LEPOINTE, Histoire dm institutions du tinnì public francais au XIX" siede (1789-1914), Parigi, 1953, p. 264 e segg; J. GODECOOT, La grande natiom Cexponsion rmalutionnaire de la France dans le monde (1789-1799), Parigi, 1956, voi. J, p. 478 e segg.