Rassegna storica del Risorgimento

NAPOLEONE I ; FRANCIA
anno <1960>   pagina <41>
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Le amministrazioni locali nel perìodo napoleonico 41
e gli interessi delle collettività locali. L'amministrazione attiva è netta­mente separata da quella contenziosa, evitandosi cosi sia il ricorso ai tribunali civili ritenuti incompetenti a conoscere degli atti della pubblica amministrazione sia il ricorso a quelle stesse autorità amministrative che avevano posto in essere gli atti dei quali era in dubbio la legittimità.ì}
Senza troppa difficoltà, questa perfetta organizzazione amministra* tiva venne introdotta nei diversi Stati italiani a mano a mano che il regime napoleonico si consolidava nella penisola. Nel Piemonte l'intro­duzione avvenne direttamente con l'annessione della regione alla Fran­cia, preparata dall'Amministrazione generale del Piemonte sin dal 17992* ed attuata progressivamente negli anni successivi, con la conseguente integrazione della regione nel sistema dipartimentale posto in essere in Francia con la legge del 28 piovoso.3)
Vero è, però, che a qualcuno che volesse applicare alla realtà ita­liana la tesi del Tocqueville sulla continuità dell'accentramento am­ministrativo in Francia nel trapasso dall'antico regime alle rivolu­zioni, l'introduzione dell'istituto prefettizio di marca napoleonica in Piemonte potrebbe apparire come non del tutto innovativa sul pia­no istituzionale, dato lo sviluppo delle Intendenze dell'antico regime sia
*) Un giudizio di valore stilla portata della riforma amministrativa napoleonica nelle insuperate pagine di A. AULARD, La centralìsation napaléonicnne: les préfets, in Etudes et legons sur la revolution fmneaise, voi. VII, Parigi, 1913, p. 113 e segg. Recenti studi sull'istituzione dei prefetti in Francia sono quelli di J. DUPITY, La fanction préfectorale sous le Consulat et VEmpire, in Revue administrative, 1950; PIERRE HENRY, Histavre des Préfets, Parigi, 1950; Interessante anche il volume Les préfels dans l'histoire: cent cin-quantenaire de la loi de piumosa an Vili, Parigi, 1951. Ha ripreso l'impostazione dcll'Àu<-lard, sviluppandola con una più marcata indagine sociale e politica F. PONTEH., Napo-léon Ier et Vorganisation autor itaire de la France, Parigi, 1955.
3) Raccolta delle leggi, provvidenze e manifesti pubblicati dai governi francese e prov­visorio e dalla Municipalità di Torino unitamente alle lettere pastorali del cut. Arcivescovo di Torino, voli. 2, Torino, anno I della libertà piemontese, voi. II, p. 130 (sull'istituzione deU'Amministrazione generale del Piemonte). La regione era stata divisa in quattro dipar­timenti suddivisi in municipalità. Gir. Raccolta delle leggi, provvidenze e manifesti cit., vol< II, p. 60 e p. 90. Sull'attività dell'Amministrazione generale del Piemonte etx. 6. SCOR­ZA, L""amministrazione generale del Piemonte e Cario Botta (1799), in Memoria, della Acca-demia della scienze, Torino, 1909. Sul pensiero politico piemontese del periodo cfr. G. VAC-CAIUNO, Grii giacobina e cospirazione antifrancese dell'anno VII in Piemonte, in Occidente, 1952, un. 1 io 2; le. Annessionismo e autonomia nel Piemonte giacobino dopo Marengo, estr. da Studi in memoria di Gioele Solari, Torino, 1953; In., La classe politica piemontese dopo Marengo nelle note segrete di Augusto Muse, Torino, 1953; A. BERSANO, Uabate Fran­cesco Bersano e > tuoi tempii [contributo alla storia delle società segrete, Torino 1957.
?J Cli Atti relativi alla progressiva: integrazione del Piemonte nel l'amministrazione della Francia napoleonica, in Raccolta di leggi, decreti, proclami, manifesti pubblicali dalle autorità costituite dal secondo ingresso deWArmata francese in Piemonte, Torino, serie I, 1800-1814.