Rassegna storica del Risorgimento

FRANCESCO IV DUCA DI MODENA E REGGIO ; MENOTTI CIRO
anno <1918>   pagina <663>
immagine non disponibile

Ciro Menotti e il J)um ài Modena
m
lenza, la quale, in grandissima parte, è un tessuto di menzogne. Della Commissione militare era presidente il conte Giovanni Sterpin, scu­diere e aiutante di campo del Duca, colonnello de' corazzieri del reg­gimento austriaco Arciduca Francesco; un piemontese di corta leva­tura, però onesto e leale, che senza avvedersene e senza volerlo, divenne strumento docile, come gli altri giudici tutti, dell'avv. Pier Ercole Zerbini di Ferrara, che nella sua qualità di Regio Commissario Fiscale, fece ciò die volle e quanto volle. Il Bosellini cosi lo dipinge; Antico carbonaro, rotto ad ogni vizio e corruzione, e di modi spietati e duri, annegava i rimorsi nelle crapule e nelle libidini, e banchettò lautamente quel giorno istesso che pendeano dalla forca, lurido
* spettacolo, le salme dì Menotti e di Borelli .1 Lo Zerbini non andò punto a sangue al consigliere Giambattista Pagani, che nell'aprile del *B1 fu mandato dall'Austria a Parma e a Modena per indagare se da' processi politici che si andavano istruendo ne' due Ducati, resul­tava la complicità de'sudditi del Lombardo-Veneto nella rivoluzione dell' Italia centrale. Ne mette in evidenza la verbosità e la manìa forse in esso predominante di farsi reputar uomo e per le presenti
Le le passate mansioni sue di tutto istrutto;. è persuaso che sia' troppo fervida la di lui immaginazione, e che questa lo trascini a ritenere per fatto positivo ciò che in sostanza non è che conseguenza e illazione .a
Nella sentenza la troppo fervida immaginazione delTexCar­bonaro si sbriglia nel modo più sfrenato e più impudente. Contro il vero afferma che il Menotti, per effettuare il colpo , ebbe oro,. provenuto alle di lui mani anco di straniere parti : e fu lui invece che ne mandò, non senza stenti e sacrifizi, anche inori d'Italia. È falso che del corpo de' pionieri volesse trucidarne i suoi capi col mezzo di
* diversi comuni e cadetti, da esso costituito già guadagnati . er, volesse sorprendere e far prigioniero il Duca unitamente alla Reale Famiglia ; menzogna che il destino forse il più mite a essi riser­vato fosse quello di un duro carcere , mentre invece è provato volesse salvargli la vita, anco a costo della propria, e condurlo sicuro nel Mantovano. Menzogna e delle più scellerate lo asserire che altri congiurati armati di acuti pugnati doveflÉttP trucidare] i MunWi e
i BOSBLUNI li., Francesco IV e V di Modem f> , a Dispacci austriaci mito sfato d'infelice reazione in Modena [april-ago> sto 188Ì]; la SFORZA (j,, La. Rivoluziono del 881 nel Ducato di Moderni,