Rassegna storica del Risorgimento
BIBLIOGRAFIA ; POLONIA ; STORIOGRAFIA
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Kalikst Morawski
piena approvazione dei Polacchi. L'anno 1848, il cambiamento della politica di Roma e la concorrenza degli elementi democratici polacchi fecero si che il centro dell'attività polacca, capeggiata da Czartoryski, si spostò a Torino Non si ebbero, è noto, risultati pratici di tutta questa attività, ma essa non fu priva d'importanza per l'avvenire, perchè scopri certi punti deboli dell'impero austriaco e contribuì ad approfondire i legami culturali e politici tra le due nazioni, interessate alla lotta contro l'ordine politico esistente.
Si riferisce anche in parte ai problemi delle relazioni tra gli Slavi e l'Austria l'articolo di Henryk Batowski, Polacy, Chorwaci i Wggrzy w r. 1848-1849 (Frag-ment z dziejóic dyplomacjì polskiej), Varsavia 1936 (I Polacchi, i Croati e gli Ungheresi nel 1848-49). L'articolo, pubblicato nella rivista Politica Narodów (La politica delle nazioni), chiarisce ancora meglio le concezioni rivoluzionarie di una parte dell'emigrazione polacca e le sue ripercussioni possibili in Italia.
Chi scrive pubblicò nel periodo di cui parliamo due libri, Gioberti, myjl i dzialanie polityczne, Varsavia 1936 (Gioberti. H pensiero e l'azione politica) e Polacy i sprawa polska w dziejach Iialii w latach 1830-1866, Varsavia 1937 (I Polacchi e la questione; polacca nella storia d'Italia tra il 1830-1866). Il primo presenta il pensiero politico di Gioberti, le sue fonti e le ripercussioni sulla vita italiana; inoltre l'autore vi parla dell'azione pratica di Gioberti come ministro e capo di una frazione potente dell'opinione pubblica. H secondo libro si occupa dell'eoo cb'ebbe la questione polacca e dell'azione politica dei Polacchi in Italia. La questione polacca è studiata inoltre come fattore nella politica interna ed estera dei singoli Stati italiani in quel periodo.
Un posto speciale occupa Roma, capitale del mondo cattolico e, in tale veste, di speciale interesse per la Polonia. La politica di Gregorio XVI, favorevole alla Santa Alleanza, metteva in posizione difficile molti Polacchi, che ai sforzavano di .conciliare il rispetto dovuto alla Santa Sede con i loro sentimenti patriottici. Su questo sfondo si delineavano differenti tentativi di influenzare Roma in senso favorevole o sfavorevole alla Polonia: ne risultava così un giuoco serrato di intrighi diplomatici austriaci, russi, francesi ed altri. I Polacchi, da parte loro, non trascuravano alcuna occasione di presentare il punto di vista della loro nazione. Un momento importante nella storia dei rapporti tra la Polonia e la Santa Sede, e anche un momento interessante della politica della Santa Sede di fronte ai movimenti rivoluzionari del 1830-31, fu l'enciclica Cum Primum. Le origini e il vero significato di questo atto mette in luce, in parte nuova, lo studio di MSeczyslaw Zywczynski, Geneza i nastg-psiwa encyklild Cum Primum, Varsavia 1935 (Le origini e le conseguenze dell'enciclica Cum Primum).
I sovraindicati libri di Handelsman, di Morawski e di Zywczynski Bono basati non soltanto sui documenti e monografie già pubblicati, ma anche sui materiali inediti che gli autori hanno trovato negli archivi di Roma (l'archivio Vaticano compreso), di Torino, di Parigi, di Vienna, di Varsavia e di Cracovia, scoprendo fatti nuovi e materiali sconosciuti riguardanti gli avvenimenti qualche volta poco noti.
Nell'insieme, gli Btudi polacchi sul Risorgimento hanno contribuito a rendere più noti ai lettori di Polonia molti aspetti della storia italiana di un periodo particolarmente interessante e non privo di analogie con le vicende polacche dell'Ottocento.