Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; INGHILTERRA ; RUSELL ODO WILLIAM LEOPOLD ; ROMA
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Noel Blakiston
un tale governo e il capitano ritornò a Roma con soli 18 uomini su 600. Poiché l'esperienza non ha lasciato alcun dubbio sull'inutilità turbolenta e costosa dei cavalieri dì San Patrizio, si deve supporre che il Vaticano abbia voluto trattenerli in Italia j)er paura dell'effetto che i loro racconti avrebbero potuto produrre nella fedele Irlanda. Lasciamo Roma, quindi, alla fine di quest'anno pieno di avvenimenti, col Ministero della Guerra ora altrettanto occupato sotto la direzione affaccendata di preti bellicosi quanto lo era l'estate precedente, quando il primo ordine del giorno di Lamoricière aveva annunciato una nuova crociata a un clero entusiasta, vendicativo ed illuso .
Concluderò questi estratti del carteggio di Odo Russell con due cita-adoni dalle sue lettere a Lord Cowley, allora ambasciatore inglese a Parigi. La prima di queste dimostra che, sebbene la famiglia Russell fosse stabilita nel Foreign Office e nelle missioni inglesi tanto a Napoli quanto a Roma, e sebbene Odo scrivesse assiduamente a suo zio, i dispacci che uscivano dal Foreign Office, almeno quelli diretti a Roma, erano molto poco frequenti'. Così, il 16 ottobre 1860, Odo scriveva a Cowley: Lord Malmesbury mi teneva bene informato su tutto ciò che si faceva, ma da quando Lord John e salito al potere non ho ricevuto uno straccio di informazione oltre i Blue Boóks... Se non fosse per Lei e Sir James Hudson, non saprei nemmeno che il Governo di Sua Maestà esiste. Lord John mi scrive ogni tanto una lettera privata, ma questa contiene di rado qualcosa per guidarmi o istruirmi. Ricevo resoconti mutilati della nostra politica dai miei colleghi, e li correggo, per quanto posso, istintivamente.
L'altro estratto, da una lettera del 5 dicembre, è questo: Credo che non ci sia dubbio che il Papa abbia detto a Lamoricière, quando questi parti, che qualsiasi fanatico si incaricasse di assassinare l'Imperatore, avrebbe ottenuto assoluzione e piena indulgenza dalla Chiesa, e si crede qui, fra i preti devoti, che l'Imperatore, che lo sa, sia in procinto di cedere al tremendo potere dei Papi. Non passa giorno qui a Roma che non senta le benedizioni apportate dalla Riforma, e ringrazio Iddio con tutto il cuore, che noi Inglesi abbiamo rotto per sempre con quest'infernale Papato .
Per finire, un aneddoto. Si diceva che i prelati inglesi che erano intorno al Papa si fossero lagnati dell'amicizia dimostrata dal Sommo Pontefice a Odo Russell, a questo protestante in mezzo a loro. Ma , avrebbe risposto
Pio IX, è un pessimo protestante I)
NOEL BLAKISTON
I documenti sono in RO. 43/75, 76; F.O. 519/205: P.R.O. 30/22/75.