Rassegna storica del Risorgimento

FRANCESCO IV DUCA DI MODENA E REGGIO ; MENOTTI CIRO
anno <1918>   pagina <665>
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Ciro Menotti e il Duca di Modena 665
Repubblica indipendente e democratica... Che dall'opuscolo rinvenuto nascosta nella di lui abitazione, e scritto tutto di suo pugno e carattere, e tale costi­tuito da esso costituto, si rilevava la rea sua intenzione di distruggere ap­pieno il monarchico governo regnante in Italia.
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L'eccezione difensiva da esso macchinata per indagare uu qualche suf­fragio nell'enormità del suo delitto, oltre d'essere frustranea ed inattendibile in faccia alla legge, che vieta ed impedisce ad ogni soggetto di promovore e macchinare tumulti e disordini negli Stati -per qualunque titolo o colore; e quindi ad essere con tale disposizione dichiarala >rea qualunque azione di tale specie del suddito; si ha poi dagli atti e/À stesso scritto dell'inquisito (for­malmente riconosciuto) la positiva esclusione di tale difensiva eccezione, poiché tanto dagli atti suddetti, quanto dall'opuscolo indicato viene staHlitala mas­sima costante che servire doveva per tutta l'Italia della distruzione di ogni sovrana autorità, per innalzare il vessillo della libertà e quindi un regime del tutto repubblicano.'
Dell'opuscolo, che in un altro luogo della sentenza si dice << por­tante il piano dell'oggetto della rivoluzione , per buona fortuna fu trovata una copia, anch'essa di pugno e carattere dell'inquisito . Non vi si parla mai di Repubblica, come la fervida immaginazione *r dello Zerbini vuol ter credere e afferma; sempre vi si parla di Mo­narchia italiana , di una Monarchia rappresentativa*, si stabi­lisce darne la corona a quel soggetto che verrà scelto dall'Assemblea o Congresso Nazionale. Non era esclusa dunque la possibilità che potesse toccare anche: a; Francesco IV.
Al Menotti fu assegnato per difensore d'ufficio Francesco Ricci, un modesto tenente dei battaglione di linea, che fece quanto potè per salvarlo, e ne resta la prova. Incominciò col presentare alla Com­missione militare questa rimostranza:
Jl difensore officioso dii.CSro Menotti ha l'onore di esibire aiTlllma Com­missione il venerato rescritto c ,S, A. R. dato da Mantova il 22 febbraio pros­simo passato, coi quale viene dichiarato che il corso della giustizia è sospeso contro Ciro Menotti, non ostante la enormità del delitto per cui è condan­nato - ed aggiunge: non aver luogo a tnetterlo in libertà fino a che non costi che le persone e le proprietà in Modena non sieno rispettate.
Risulta da ciò provata fino all'ultima evidenza: ;'fP" (pie non è più luogo a procedere contro Ciro Menotti per li motivi altre volte dedótti, e perche S. A. R. lo ritiene già condannato. Ognuno vede
i Documenti risgnàrdanti il Governo degli MtstmMttewi in Modena dal 18 Jè al 1859; pnrfc. Il, pp. 80-86.