Rassegna storica del Risorgimento

CERVIA ; MOSTRE
anno <1960>   pagina <91>
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Libri e periodici 91
seppe Dolco, che invia una memoria sull'imbianchimento della tela, Bartolomeo Sil­vestri che sostiene la necessità della coltivazione della asclepiadc... volgarmente detta seta vegetale* Anche nel ramo dei bitumi, minerali e metalli non mancano contri­buti dello stesso Andrìani, di Francesco Santoliquido e di Michele Parlante che più particolarmente investe il problema Delle carbonaie dell'Italia meridionale.
Ma sia per la parte che riguarda l'agricoltura sia per crocila interessante il com­mercio e le manifatture si può dire che queste relazioni non aggiungono molto a quanto già si sapeva, attraverso la lettura e la interpretazione dei dati raccolti nella famosa Statistica ufficiale dell'I 1. Sono contributi che tendono troppo alla speculazione scien­tifica, al dettaglio e ai particolarismi locali e che non riescono quasi mai ad abbrac­ciare ì problemi dell'intera regione. E se a questo si aggiunge che anche lo Stato non volle o non ebbe modo di intervenire, appare evidente che l'attività della Società Eco­nomica della Terra di Bari fini coli'asso migli are maggiormente a quella di una acca­demia, dove male si riesce a trovare quel legame essenziale tra il concepire e l'agire. B governo mostrava di interessarsi scrive il prefatore dei felici risultati dell*Ac­cademia solo a parole; gli uomini s'impegnavano, studiavano, consigliavano ma non si trovarono né gli enti, né le persone facoltose che tentassero il rischio di sperimentare Vizio non certo particolare alla sola Terra di Bari, ma che si estendeva a quasi tutte le Provincie del Regno e che rendeva le Società Economiche quasi completamente avulse dalle attività che avrebbero dovuto controllare ed incrementare, e che le faceva apparire come istituti d'importanza quasi irrilevante, se non nella retorica di regime che le vantava come esempi di saggezza civile e di libertà d'interessi. In verità, il disinteresse degli organi amministrativi era tale che a Bari si giunse al punto che la questione della istituzione di una. nuova sede occorrente alla Società, e di un Orto Botanico necessario alla sperimentazione delle nuove colture, si trascinò per oltre cinquantanni e non fini se non con lo scioglimento, nel 1866, della medesima Società.
In queste condizioni era assai difficile operare e fu questa la ragione principale per la quale quasi tutte le Società Economiche non raggiunsero mai gli scopi per i quali erano state create. Tuttavia, sessantanni di nobile e generosa attività non lasciano mai il vuoto. E le relazioni e memorie che vennero ad accumularsi negli atti della Società, costituiscono oggi, pure tenendo conto delle riserve precedentemente avanzate, una testimonianza preziosa di come s'intese, dal 1810 al 1822, il problema del rinnovamento economico-agricolo della Terra di Bari. GIAN PAOLO NITTI
GINO CAPPONI, Scrìtti inediti, preceduti da una bibliografia ragionata degli scritti editi e mediti e delle lettere a stampa per cura di GUGLIELMO MACCHIA; Firenze, Le Mounier, 1957, in 16, pp. 336. L. 1.800.
Ad una più completa ed esatta valutazione della complessa personalità di Gino Capponi, sul quale anche dopo i lavori del Gentile, del Sestan e del Gambaro molto rimane da dire, Guglielmo Macchia ha voluto portare il suo contributo con la pubbli­cazione di alcuni interessanti inediti, ai quali ha fatto precedere la bibliografia ragio­nata degli scritti editi e inediti e delle lettere a stampa. L'autore si propone di for­nire agli studiosi uno strumento di indagine che permetta di riportare la critica cap­poni ana alle Bue fonti genuine o di liberarla dalle secche in cui si è arenata sino ad oggi. Si tratta di un lavoro filologico accurato e minuzioso, condotto con rigore scientifico. B lettore si trova di fronte ad un materiale prezioso che gli permette di conoscere ciò che il Capponi ha scritto, pubblicato e non pubblicato, le date di compo­sizione, i successivi rimaneggiamenti, i fondi dove reperire i documenti* Ma non ò un elenco arido e monotono: si può dire che questa bibliografia ria già una storia della vita, dell'attività, del pensiero dello urittoro fiorentino criticamente intesa, in quanto il Macchia, mosso dalla preoccupazione di ristabilire la verità là dove intenti apolo­getici o scrupoli religiosi l'hanno alterata, e di ovviare alle inesattezze testuali, di cui muove accusa soprattutto al 'f aburrini, esamina ogni singolo scritto, cerca di spiegarne