Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; TOSCANA ; STATUTI
anno <1918>   pagina <673>
immagine non disponibile

Alcuni Documentoinediti mila Cosili uxfone Toscana détS4S 673
verità delle cose; Il Governo non è forte, lo so; ma chi io inde-liolisce non è né il popolo né la stampa. Il Governo si indebolisce perchè da se stesso si chiama debole, perchè più parla che fa; perchè non costituisce sé e lo Stato. Voi vi ammazzate; gli altri vestii col­leglli non so ; ma è certo che, mentre voi avete buone intenzioni e vi arrabattate tutti rimanete indietro, vi spossate e non ottenete quella pubblica fiducia che dà la forza che meritate. Non vi è rimedio, ve Ilo diceva anche il Capponi. Dovete costituire voi stessi, ampliare il Ministero, fortificarvi di gente abile e stimata, organizzare il Consiglio dei ministri, in modo che le cose si facciano e bene e presto; in modo da ispirare fede nei Governi italiani e riverenza e simpatia agli esteri . ' Ma il Gabinetto toscano o non vedeva non udiva; o torse non poteva né vedere né udire : oiid'è che la quiete ottenuta, per consenso generale del paese, dopo il 6 gennaio 1848, venne ben presto turbata; e, mentre Livorno si sollevava di nuovo, una delle armi, che più avevano sostenuto il Ridotti, se non si volse contro di lui, non gli fu difesa sicura. La Patria per la penna del Salvagnoli e del Mas­sari, dopo la seconda metà del gennaio 1848, iniziò un'attiva campagna per incitare il Ministero a concedere la Costituzione non risparmian­dogli avvertimenti, criticandolo anche, perchè non si lasciasse sfug­gire una propizia occasione. Questa lotta venne accentuandosi quando corsero per l'Italia le prime voci di una Costituzione napoletana e, specialmente, allorché ai seppe con certezza che essa era stata ottenuta dalla virtù del popolo.
La questione fondamentale consisteva nel latto che, pur ricono­scendo il bisogno di concedere nuove istituzioni, il Gabinetto toscano era diviso sulla natura loro, sul modo ed il tempo di emanarle. L?op-posìzione, come è noto, non partiva già dal Ridoni, ma da uomini ch: per quanto fossero stati fino a poco tempo prima favorevoli ad ampliare il sistema di Governo, quanto più avvicina vasi il momento di effettuare questi disegni, tanto più affettavano ritrosia ed ostilità appoggiandosi al principio del doversi un cieco rispetto alle istituzioni vigenti. Se il Consìglio dei ministri 41 Leopoldo II aveva ceduto, il 31 gennaio 1858 aflg aspirazioni liberali, con il tàjifàyWìkroprio granducale* non si ei voluto persuadere che il popolo chiedeva ben altre libertà. ti-Gol-legno al Balbo, il 31 gennaio stesso, notava: A tempi tranquilli ti jWi-verà o racconterò a voce. ttgjgfAeisg in qjui con due ministri in­fluenti e tiJaranno piangere. o ridere se J>ìo ci avrà salvali.2 Rieor?
* lsf.OKrs iv1/ n'-' gpftt.nmtt,, pì alfe? 80.U
a Àrìifiim'b Muffa * É>ì00M4cttòa 4 *Mto Sdìbù - I,r(hta 6.